Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 4 settembre 2020

Deserto del Sahara: la soluzione che risolve molti problemi

Ibrahim, l’uomo che coltiva il deserto

Navigando in internet, ci si imbatte in numerosi link che riportano quanto segue:
-- 10 modi per coltivare nel deserto. 
-- Come trasformare il deserto in paradiso.
-- Coltivare nel deserto.
-- Orti nel deserto con acqua di mare e sole.
-- Cibo ed energia pulita dal deserto.
-- Sahara Forest Project: acqua, cibo ed energia pulita dal deserto.
-- Un progetto piemontese per coltivare nel deserto.
-- Una via alla rivegetazione del deserto.
-- Un esempio di agricoltura biodinamica nel deserto.
-- Dalle mucche a spreco zero al campo nel deserto, storie biodinamiche.

Si potrebbe continuare perchè ci sono decine di link simili ai dieci elencati.
Non è un mistero che Israele abbia rese produttive zone desertiche da decenni e non è nemmeno un mistero che gli Emirati Arabi stiano attuando un grande progetto di recupero in zone desertiche.
Ricchi come sono, non ne avrebbero nemmeno bisogno ma il loro petrolio non durerà in eterno e loro lo sanno!
La soluzione al problema dell’immigrazione, c’è…è a portata di mano a costi molto inferiori dell’attuale “porte aperte”…anche L’Europa si libererebbe di un annoso problema e potrebbe sostenerlo politicamente.
Immaginiamo il blocco degli sbarchi e l’accoglienza in una zona da “riconvertire” dove la gente sarebbe decentemente ospitata e assistita in cambio del suo lavoro.
La natura è lenta a recepire i cambiamenti ma nel volgere di 5 anni, si vedrebbero i primi risultati…e dopo 10 i primi benefici. I nuovi villaggi…le nuove piccole città, diventerebbero via via più autonomi, più autosufficienti anche energicamente perché il sole non manca di certo. Anche per le nazioni europee potrebbero esserci vantaggi economici contribuendo a fornire la tecnologia necessaria.
L’ambiente ne trarrebbe vantaggio perché le nuove aree verdi produrrebbero ossigeno…i nuovi “microclima” produrrebbero piogge dove ora non piove mai.
Perfino il riscaldamento globale sarebbe rallentato da una riconversione delle zone desertiche!
Certo occorrerebbe tempo ma…quanto ne abbiamo perduto facendo nulla?
Poi il Sahara è grande…una volta avviato, il procedimento potrebbe continuare autofinanziandosi.
Tecnicamente è già dimostrato che è possibile a costi accessibili.
Voi cosa ne pensate? 
Avete altre soluzioni che risolvano il problema?

I would like this idea to be spread all over the world... 
I would like everyone to collaborate to solve the problems of humanity and be able to live in a better world
Gian Franco Bonanni

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