Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 16 marzo 2023

La necessità aguzza l’ingegno

 

Nel 1956 mi trasferì a Imola con la mia famiglia e a 14 anni venni iscritto all’ ITI Guglielmo Marconi di Forlì.

Finita la scuola con buoni risultati andai subito a lavorare.

Il 20 gennaio 1962 fu  il mio primo giorno di lavoro alla Cognetex  e mi affiancarono a un ingegnere elettronico. Costui, l’ ingegner Sommariva, era piccolo e grasso, si faceva prima a passarci sopra che a farci un giro attorno! Sordo come una campana, con due fondi di bottiglia per occhiali, non riusciva a risolvere un problema. Avevamo una macchina tessile nuova che doveva avviarsi con un pulsante a impulsi ma il motore si riscaldava troppo. Lui misurava la temperatura esterna del motore ma le temperature a rischio, erano all’ interno! Io chiesi alla ditta che ci riforniva decine di motori al mese, di farci una fornitura con misuratore di calore interno leggibile e raffreddabile dall’ esterno. Questo funzionava ma l’ Ingegnere mi convocò!  Bonanni, lei mi ha profondamente deluso perciò non ho più bisogno della sua collaborazione. Da questo momento, si ritenga libero.

Mi misi a girare tutti i reparti finché un giorno arrivò il Direttore! Ci ha guardati tutti per bene, come un esame radiologico  poi disse: Sono andato a vedere la ditta che fabbrica tappi a pressione per bibite la loro pressa lavora a 100 pezzi al minuto e la nostra a 30!!! Occorre un volontario che vada in visita alla Olivetti di Ivrea, si studi i loro procedimenti di lavorazione, prenda campioni, faccia calcoli e prove per poter usare, anche da noi, la loro tecnologia. Chi si offre? I miei colleghi  scivolarono  indietro, io rimasi fermo e fu così  che  mi trasformai  in progettista meccanico .  feci foto , e mi fu concesso di prendere campioni da studiare in laboratorio per ordinare le idee e tre mesi dopo, anche le nostre presse andavano veloci!

...ma Sommariva non c’ era più!!!

Gian Franco Bonanni

giovedì 2 marzo 2023

L’efficienza tedesca

Le autostrade tedesche sono gratuite e ben servite da aree di sosta, tutte uguali. Un unico progetto, viene realizzato in cantiere, portato dove serve e collocato sul posto. Bagni per donne e uomini sono separati. Usando un unico progetto, i costi sono contenuti ed eventuali manutenzioni, sono rapidissime. Anche il soccorso autostradale è gratuito H 24, efficientissimo e rapido. Bisogna sapere il numero telefonico da chiamare… il chilometro al quale siamo fermi, la direzione di marcia e il tipo di auto o camper usato da noi. I meccanici tedeschi parlano tutti inglese, conoscono tutte le auto. Un minimo di inglese, lo dovremo sapere anche noi. Se vi diranno che arriveranno fra 10 minuti, credeteci perché dopo i 10 minuti, vedrete comparire il furgone!!! Non possono e non vogliono essere pagati. Ho dovuto ricorrere solo due volte al loro aiuto e tutto si risolse in 10 minuti. Solo una volta fui fermato dalla Polizia alle due di notte perché era corsa la voce che stava arrivando un carico di droga dall’ olanda e dovevano perquisire il camper… mi chiesero di assistere alla perquisizione… io accesi tutte le luci, andai fuori e mi sedetti sullo scalino del camper aspettandoli senza guardare dicendo… this is your work! Questo è il vostro lavoro! Fecero prestissimo, accettarono un caffè e ringraziarono. Anche farsi la casa è più facile in Germania. Non ci sono palazzinari che comprano tutto il terreno libero per lucrare su chi ha bisogno… il privato si sceglie una zona che a lui va bene… si fa fare il progetto da un architetto del Comune e lo consegna allo sportello. Spetterà poi alla impiegata dello sportello dare il via ai lavori e informare fino alla fine. Ad inizio lavori, la prima cosa che viene alla luce, è una botola dalla quale esce il tubo dell’acqua, un mazzo di cavi elettrici che alimenterà tutte le utenze casalinghe compresi fornelli e riscaldamento. L’uso del metano, è vietato come pure l’uso di pali per antenne TV. Il segnale proveniente da un apposito cavo, potrà essere sdoppiato e servire tutti i tv della casa…. similmente per la telefonia mobile e computer.

Gian Franco Bonanni



Il valore della partecipazione dei cittadini per il miglioramento della sanità e del welfare locale

9 MARZO 2023 ore 14.30
Sala Grande, Palazzo Sersanti Piazza Matteotti 8, Imola

Il Comitato a Tutela dei Diritti è lieto di condividere questo importante appuntamento per la nostra Comunità.
La locandina il allegato.
Vi aspettiamo!




giovedì 23 febbraio 2023

Storia dell' eroe che "inventò la Svizzera"

Fonte foto QUI

Guglielmo Tell nacque e visse a Bürglen nel Canton Uri, a ridosso del massiccio del San Gottardo. Tell, era padre di famiglia in una SVIZZERA ancora divisa in cantoni e dominata da un governatore asburgico con strane pretese. IL suo cappello era in mostra su un palo che stava al centro della piazza e chi la attraversava, doveva fare l’inchino a quel simbolo di potere. Guglielmo Tell non si inchinò mai di fronte al cappello del Governatore… perciò fu arrestato e condannato.
Avrebbe dovuto spaccare in due una mela poggiata sulla testa del suo figlioletto “sparando” una freccia, con la sua balestra da 90 metri di distanza. Guglielmo era il miglior arciere della zona e riuscì a salvare il figlio… ma fu arrestato subito perché qualcuno si accorse che aveva con sè una freccia in più. Questa volta la pena sarebbe stata definitiva e già lo stavano portando, in barca, ad una antica fortezza dove sarebbe rimasto segregato fino alla morte. Una improvvisa tempesta investì il lago e Guglielmo riuscì a liberarsi, si buttò in acqua e a nuoto arrivò a terra perché nessuno rischiò la vita per fermarlo. Nei giorni che seguirono, Guglielmo cercò il Governatore, lo trovò e usò la freccia che si era portato con la sua balestra. Questo diede inizio alla leggenda di Guglielmo Tell ed alla Storia della Svizzera.
Nel 1291 i Cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo creano la Confederazione dei tre Cantoni e decidono di non sottostare più all’autorità degli Asburgo, una potente famiglia imperiale di origine austriaca che all’epoca dominava una grande parte dell’Europa.
I tre Cantoni si giurarono eterna assistenza reciproca contro qualsiasi minaccia esterna e la loro indipendenza divenne ufficiale con la firma del Patto federale, avvenuta intorno al 1° agosto, data scelta per celebrare la Festa nazionale svizzera.
Al momento non ci sono restrizioni d'entrata dovute al COVID 19. Per entrare in Svizzera non occorre presentare nessun certificato di vaccinazione, guarigione o test negativo. Il «Travelcheck» online vi aiuterà a valutare la vostra situazione individuale.
La Guardia Svizzera Pontificia, fondata da Papa Giulio II nel 1506, è un corpo militare formato da cittadini svizzeri, il cui compito principale è di vigilare costantemente sulla sicurezza della Persona del Sommo Pontefice e della Sua Residenza. Sono anche compiti della Guardia Svizzera: - accompagnare il Sommo Pontefice nei viaggi. Il 5 settembre 1938, per decreto regio firmato dal re Vittorio Emanuele III, nell’ l'Italia fascista di Benito Mussolini varava le leggi razziali (che potrebbero benissimo essere chiamate "razziste") con le quali il nostro Paese escludeva gli ebrei da qualsiasi servizio e attività.
Nel 1866 invece, il governo svizzero finalmente riuscì garantire la parità giuridica agli abitanti di fede ebraica .
Il 1. settembre 1939 iniziava ufficialmente la Seconda guerra mondiale. Ottant'anni dopo, abbiamo scavato nei nostri archivi per vedere come i nostri predecessori del Servizio svizzero delle onde corte, potesse raggiungere grandi distanze usando poca potenza, e perfino con le storiche Radio Galena fatte in casa.

Fonte foto QUI

Nel maggio 1938 Hitler e i vertici del Terzo Reich visitarono l'Italia del consenso e dell'Impero. Gli ospiti nazisti rimasero fino al 9 maggio visitando Roma, Napoli e Firenze Stazione
... Mi rifaccio alle memorie di mio padre, allora allievo carabiniere. Mussolini voleva far colpo su Hitler ostentando la potenza bellica italiana ma molte delle risorse disponibili erano finite nelle tasche dei suoi gerarchi. Fu perciò costretto a spostare continuamente l’esercito anche di notte. Hitler vedeva colonne di carri armati, camion militari, sfilate di soldati ben armati… ma erano gli stessi che aveva visto, il giorno prima in un altro posto!
Gian Franco Bonanni

giovedì 16 febbraio 2023

Pietro Micca (il primo kamikaze della storia moderna)

Pietro Micca, arruolato come soldato minatore nell'esercito sabaudo, è storicamente ricordato per l'episodio di eroismo nel quale perse la vita durante l'assedio francese del 1706, nel corso della guerra di successione spagnola.
Incorporato nel 1705 nella compagnia dei minatori, la sera del 30 agosto 1706, causa l'assedio dei Francesi alla cittadella di Torino, durante la guerra di Successione spagnola, si trovò a dover far fronte al tentativo dei nemici di penetrare nella piazza attraverso una galleria. Allontanato il compagno, fece brillare una mina a miccia corta impedendo - col sacrificio della propria vita - l'ingresso dei Francesi.
Possiamo tranquillamente affermare che Pietro Micca è stato il primo kamikaze della storia moderna.



giovedì 9 febbraio 2023

Nascita, vita e fine di un impero

Quando andai a visitare Roma per la prima volta, avevo 8 anni e, come tutti, comprai il classico “ ricordino” con la lupa che allattava i due gemelli sotto di lei. La Storia dice che ROMOLO …tracciasse un solco con l’aratro per delimitare il confine definendo nemico di Roma chiunque l’avesse scavalcato ma Remo, per prendere in giro il fratello, lo scavalcò. Nacque una rissa al termine della quale Romolo uccise il fratello.

La natura del luogo dove sorse il nucleo iniziale di Roma era adatta allo scambio di merci, e il sale era di fondamentale importanza. Il  bestiame passava nei pressi del guado dell'isola Tiberina dove confluivano anche i percorsi per la via Salaria dalla Sabina e la via Campana dal Tirreno, quelli costieri tra Etruria (con la vicina Veio) e Campania (con le colonie greche) e i tratturi per la transumanza delle greggi. L’ubicazione era perfetta ma mancava una cosa… una cosa che desse ”lustro” alla nascita di Roma perché farla nascere dall’uccisione di un fratello, non era né eroico e nemmeno accattivante… Per questo si decise di scrivere un poema, l’ENEIDE che collegava le  gesta di un eroe Troiano alle future gesta eroiche dei Romani  L'Eneide (in latinoAeneis) è un poema epico della cultura latina scritto dal poeta Publio Virgilio Marone tra il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire dopo la caduta di Troia attraversando  il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano.

In un certo senso, si può dire che la storia si ripete! Come ai tempi del risorgimento italiano è nata l’epopea garibaldina per dare una veste gloriosa ai Savoia, parimenti l’Eneide prelude le future gesta dei Romani.

L'Impero romano, consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo, dopo la morte di Teodosio - fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.

L' Impero d'Occidente fu costituito solo dall'Italia, da alcune parti della Gallia e poche terre nei Balcani. E Gli Unni di Attila in Occidente.

Praticamente i romani conquistarono tutto il mondo allora conosciuto spazzando via piccoli regni appropriandosi delle loro ricchezze accumulate nel corso degli anni e portando a Roma i prigionieri in catene dietro il carro del vincitore.  Le donne e gli uomini diventarono schiavi, senza alcun diritto. Le ricchezze razziate dai Romani erano talmente tante che l’Imperatore di allora, esonerò il popolo dal pagare tasse per un secolo. Tutti dovevano dedicarsi solo a “Panem et circenses, cioè ai pranzi e ai divertimenti. Certo tal genere di vita, non era pertinente al rigore di chi governava il mondo perciò iniziò una lenta decadenza.  Un antico libro di stategia militare racconta come gli stessi Romani rimasero sconcertati dall’assedio di Numanzia. Una piccola città spagnola di 8mila abitanti, fu assediata per mesi a resistette eroicamente. Quando tutti si resero conto che era impossibile resistere ancora, presero una decisione condivisa anche dalle donne. Incendiarono la città, uccisero mogli e figli per poi uccidersi l’un l’altro buttandosi nel rogo della città che bruciava. Quando i vincitori ritornarono a Roma, non avevano nessun trofeo da mostrare… non un prigioniero, non una schiava, non un grammo d’oro. Fu una vittoria senza gloria!!!

La diffusione mondiale del cristianesimo nel mondo antico coincise perfettamente con l'entrata in crisi dell’ impero romano. Nel 313 d.C. l'Editto di Milano promosso dall'imperatore Costantino sancì la libertà di culto per i cristiani fino ad allora perseguitati ed etichettati come il male.

Dai culti politeisti al monoteismo. Il Cristianesimo nasce nei primi dieci anni dell'Impero romano. Inizialmente gli imperatori dell'Impero Romano avevano come obiettivo quello di sostenere il culto tradizionale, dei quali erano i massimi rappresentanti.

L'Impero romano fu sempre tollerante nei confronti dei culti dei popoli sottomessi, che dovevano però rispettare l'autorità dell'imperatore e i suoi interessi. Durante l'epoca imperiale , si diffusero oltre alla religione pubblica anche culti misterici riservati alle sette dove potevano partecipare piccoli gruppo di adepti uniti dalla volontà di unirsi con il divino.

La famiglia romana nell'antica Roma era molto più ampia della nostra. Oltre al padre, alla madre e ai figli, comprendeva le mogli dei figli, i nipoti, gli schiavi e i liberti.

Gli imperatori romani governarono fino al 395 d.C.  poi l’impero si divise in due parti distinte. L'Impero Romano d'Oriente e l'Impero d'Occidente.

LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D' OCCIDENTE risale alla fine del IV secolo, sotto la spinta degli Unni - popolazioni turco-mongoliche - che  avanzarono verso Occidente per ondate successive:  In un primo tempo i nomadi iranici,  Sarmati e Alani, poi i Goti. Nell’anno 376, il popolo visigoto domandò asilo all'Imperatore Valente e varcò il Danubio. Quello di cui non si parla mai, è la crudeltà della quale erano oggetto i non romani. IL prigioniero era preso come schiavo e doveva ubbidire ciecamente al romano di turno …che poteva essere anche un “allibratore”! Come oggi si scommette negli ippodromi, nell’arena del Colosseo, si poteva scommettere sul gladiatore vincente! Il gladiatore veniva ben nutrito e ben addestrato… scendendo nell’arena, doveva inchinarsi e salutare l’Imperatore

AVE CAESAR… MORITURI TE SALUTANT!!! Quando un gladiatore era ferito, l’Imperatore poteva “graziarlo”  girando il pollice della mano destra verso l’alto oppure decretarne la morte col pollice verso terra... 

Alcune monete raffiguranti donne nell'epoca romana

Col tempo, aumentò anche la considerazione nei confronti delle donne che furono perfino rappresentate sulle monete… la moneta più significativa nell'iconografia monetale femminile è sicuramente un sesterzio raffigurante le tre sorelle dell'imperatore: Agrippina minore, Drusilla e Giulia. Le tre sorelle erano raffigurate rispettivamente come Concordia, Securitas e Abundantia, virtù necessarie allo Stato.

giovedì 19 gennaio 2023

Le radio libere (Radio Logica Imola)


Le Radio libere vennero dopo la CB… qualcuno si divertiva già a trasmettere la sua musichetta nella sua zona ma solo per divertirsi! Poi, ad Imola, nacquero, nell’ordine, Radio Imola, Radio Logica, Radio Centrale.
Ci sono una miriade di problemi da risolvere per fare una radio libera… un’altra miriade per procurarsi le attrezzature e una terza miriade per sostenere tutti i costi.
Le antenne, ad esempio, sono speciali e studiate solo per una frequenza. Io mi sono procurato un’antenna di un’altra radio… l’ho smontata, ho misurato ogni componente, ho rifatto tutti i calcoli per poterla ricomporre sulla nostra frequenza d’onda. Una volta ricomposta l’antenna presa a campione, feci fare i componenti che servivano a noi e – ad un costo ridicolo - avevamo una serie di 4 antenne fatte apposta per noi in modo da “coprire“ tutte le direzioni.
L’insieme era definito Antenna collineare.
Il Filtro a cavità… era un piccolo componente non indifferente, poiché ogni variazione dimensionale del filtro corrisponde ad una variazione dell'induttanza o della capacità nel circuito! Il ricalcolo del filtro sulla nostra frequenza, mi costò una notte insonne. Tutte queste cose, furono costruite gratuitamente da una prestigiosa ditta imolese.
Gli studi interni: erano tutti anecoici per evitare che i rumori esterni potessero interferire con chi parlava dentro lo studio. Dentro gli studi, c’erano vari microfoni… per i Dj, per lo speaker del notiziario, per dibattiti politici, per eventuali ospiti, per mandare in onda la pubblicità o programmi preregistrati manualmente.
Era necessario un MIXER perché tutte le voci, pubblicità, musiche, etc, finivano nel mixer e potevano essere aumentate o diminuite di volume fino a zero, separatamente… Se qualcuno avesse parlato a sproposito, poteva essere zittito in un secondo… oppure se si voleva passare da un brano all’altro senza fare uno “stacco”, si alzava il volume di un brano abbassando l’altro.
Ma la Radio, trasmetteva tutto in MONOFONIA e per mandarla in STEREO, mancava l’ ENCODER. Ne feci uno io, piccolissimo usandoV meeter dismessi e lo schema elettrico di SANTA NUOVA ELETTRONICA!!! Spesi 60mila lire e funzionava meglio di un altro fatto in laboratorio al modico prezzo di 800 mila lire. Tutto era perfetto, ma c’era un’ultima cosa!!! …alcune pubblicità vanno in onda anche di notte! Chi resta sveglio a mettere in onda la pubblicità giusta al momento giusto­­?
Qui ci venne in aiuto l’informatica… bastava trasferire tutti gli “spot” pubblicitari sulla memoria del computer con giorno e orario di messa in onda.. il tutto era sfumato e la pubblicità partiva.
Ma il trasmettitore con le 4 antenne… era lontano… su una collina!!! Bastava un ponte radio da pochi watt e tutto funzionava.
Per me, fu un’esperienza indimenticabile… mi ritrovai amico, quasi padre di 3oo adolescenti dei quali conservo nomi ed indirizzi… ero il solo sempre disponibile e tutti si rivolgevano a me chiedendomi anche cose delle quali non avrebbero mai parlato in casa. Alcuni sono venuti in ferie in puglia con la vespa, alcuni sono medici, altri dirigono cooperative altri si sono persi ma li ricorderò sempre.
La nostra rete di ricerca pubblicitaria era efficiente e in grado di sostenerci. Proposi a radio Imola di unificarci per dar vita ad una emittente veramente grande ma una secca e deludente risposta, senza motivazione, segnò la fine di tutto.
Gian Franco Bonanni

giovedì 12 gennaio 2023

La “CB” cos’era?

Bisogna ritornare a mezzo secolo fa e rispolverare il “Baracchino”che altro non era che un piccolo rice - trasmettitore che si poteva montare nell’automobile… oppure usare in casa collegandolo ad una antenna fissata sul tetto.
Ognuno si sceglieva un nome… il mio era”Mister pipa” e tutti i ragazzi di Radio Logica mi chiamavano semplicemente “Pipa”.
IL “baracchino normale, poteva trasmettere con 2 Watt e su 12 canali diversi ma era possibile modificarlo sia aggiungendo canali nuovi per avere più canali liberi per non disturbarsi a vicenda.
Mettendo un amplificatore“lineare” che aumentava la potenza, si poteva farsi sentire da più lontano. A cosa serviva? Ogni sera, tutti erano in ascolto e si formavano gruppi dove ci si scambiavano informazioni, problemi tecnici, …si parlava della famiglia, delle ferie… tutto come in un grande Bar. Ogni tanto, qualcuno aveva problemi all’automobile… e subito altri andavano a soccorrerlo. Si organizzavano gare di caccia alla “volpe” dove si doveva trovare quello che si era nascosto senza dire dove…
Era nato anche il SER, Servizio Emergenza Radio per poter intervenire durante gravi eventi meteo, essere di supporto a gare sportive etc. Gli addetti al SER erano addestrati ed equipaggiati a spese proprie dagli attrezzi ai medicinali.
La CB (Citizen Band) …banda di frequenza cittadina, era un enorme gruppo di veri amici, sempre pronti ad aiutarsi reciprocamente o divertirsi insieme. Avvenne che l’amico “Eco due” si ammalò e morì. Un corteo di auto lo seguì da casa al cimitero, a passo d’uomo, con le antenne reclinate in avanti.
Negli anni”70 ci fu una crisi petrolifera… l’Austerity, con divieto di usare l’automobile ma nemmeno la crisi fermò l’uso del piccolo rice-trasmettitore. Moltissimi fecero lunghe passeggiate per Viale Dante o lungo il Santerno con la bicicletta a mano.
Bastava una valigetta, alloggiarvi dentro il “baracchino” una piccola batteria e fissare la valigetta al porta pacchi della bici. Con una piccola antenna, si poteva superare l’Austerity passeggiando.
A quell’epoca, io ero segretario del CIRCOLI ed organizzai un corso per RADIO AMATORI… insegnai telegrafia, scrissi un manuale di elettronica e lo spiegai e in tre riuscirono ad avere il patentino da radio amatore . Mia moglie stava per partorire a Castel San Pietro quando uscii dal CIRCOLI… chiamai mia mamma che mi disse che era nata una bambina!!! Misi in moto l’automobile, diedi tutta potenza al “lineare”da 200 Watt e diedi sfogo alla mia felicità .La propagazione ionosferica non è sempre uguale… a parità di potenza, si può arrivare più o meno lontano e in due mi risposero dal Canada.
La veloce diffusione della “CB” e la totale disinformazione, ha fatto sì che le istituzioni, lo avevano vietato e fu per questo che organizzai una dimostrazione, alla presenza di Polizia, Carabinieri e un giornalista. Li invitai su una altura, alzai una grande antenna e un gruppo di CB veri, si alternarono parlando – fra di loro - di vari argomenti fra i quali, un “carica batterie” che altro non era che un cenone collettivo. Tutti ascoltarono e si convinsero che i CB non erano assolutamente un rischio.
A quei tempi, non c'era ancora il G P S. e il “baracchino” serviva ad avere un indirizzo… ad informare gli amici o la famiglia di qualcosa, a dare o chiedere qualsiasi informazione utile.
Importantissime erano due cose: mettere l’antenna nel punto più alto possibile e avvalersi ove possibile del cielo sereno non nottate fredde e asciutte ad alta propagazione ionosferica. Spagna, Portogallo, Francia, Nazioni del Sud America, possono essere pronte a rispondere ad una chiamata. La diversità di linguaggio non è mai stata un problema !
Gian Franco Bonanni
Alleghiamo volentieri un link: Il linguaggio del "baracchino"