Quando andai a visitare Roma
per la prima volta, avevo 8 anni e, come tutti, comprai il classico “
ricordino” con la lupa che allattava i due gemelli sotto di lei. La Storia dice
che ROMOLO …tracciasse un solco con l’aratro per delimitare il confine
definendo nemico di Roma chiunque l’avesse scavalcato ma Remo, per prendere in
giro il fratello, lo scavalcò. Nacque una rissa al termine della quale Romolo uccise
il fratello.
La natura del
luogo dove sorse il nucleo
iniziale di Roma era adatta allo scambio
di merci, e il sale era di fondamentale importanza. Il bestiame passava nei pressi del guado
dell'isola Tiberina dove confluivano
anche i percorsi per la via Salaria dalla Sabina e la via Campana dal Tirreno,
quelli costieri tra Etruria (con la vicina Veio) e Campania (con le colonie
greche) e i tratturi per la transumanza delle greggi. L’ubicazione era perfetta
ma mancava una cosa… una cosa che desse ”lustro” alla nascita di Roma perché
farla nascere dall’uccisione di un fratello, non era né eroico e nemmeno accattivante…
Per questo si decise di scrivere un poema, l’ENEIDE che collegava le gesta di un eroe Troiano alle future gesta
eroiche dei Romani L'Eneide (in latino: Aeneis) è un poema epico della cultura
latina scritto dal poeta Publio Virgilio
Marone tra
il 29 a.C. e il 19 a.C. Narra la leggendaria storia dell'eroe
troiano Enea (figlio di Anchise e della dea Venere) che riuscì a fuggire
dopo la caduta di Troia attraversando il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il
progenitore del popolo romano.
In un certo senso, si può dire che la storia si ripete! Come ai
tempi del risorgimento italiano è nata l’epopea garibaldina per dare una veste
gloriosa ai Savoia, parimenti l’Eneide prelude le future gesta dei Romani.
L'Impero romano, consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I
secolo a.C. e il XV
secolo, dopo la morte di Teodosio - fu suddiviso dal punto di vista
amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.
L' Impero d'Occidente fu costituito
solo dall'Italia, da alcune parti della Gallia e poche terre nei Balcani. E Gli Unni di Attila in Occidente.
Praticamente
i romani conquistarono tutto il mondo allora conosciuto spazzando via piccoli
regni appropriandosi delle loro ricchezze accumulate nel corso degli anni e
portando a Roma i prigionieri in catene dietro il carro del vincitore. Le donne e gli uomini diventarono schiavi,
senza alcun diritto. Le ricchezze razziate dai Romani erano talmente tante che
l’Imperatore di allora, esonerò il popolo dal pagare tasse per un secolo. Tutti
dovevano dedicarsi solo a “Panem et circenses, cioè ai pranzi e ai divertimenti.
Certo tal genere di vita, non era pertinente al rigore di chi governava il
mondo perciò iniziò una lenta decadenza.
Un antico libro di stategia militare racconta come gli stessi Romani
rimasero sconcertati dall’assedio di Numanzia. Una piccola città spagnola di 8mila
abitanti, fu assediata per mesi a resistette eroicamente. Quando tutti si resero
conto che era impossibile resistere ancora, presero una decisione condivisa
anche dalle donne. Incendiarono la città, uccisero mogli e figli per poi uccidersi
l’un l’altro buttandosi nel rogo della città che bruciava. Quando i vincitori
ritornarono a Roma, non avevano nessun trofeo da mostrare… non un prigioniero,
non una schiava, non un grammo d’oro. Fu una vittoria senza gloria!!!
La diffusione mondiale del cristianesimo nel mondo antico coincise perfettamente con
l'entrata in crisi dell’ impero romano. Nel 313 d.C. l'Editto di
Milano promosso dall'imperatore Costantino sancì la libertà di culto per i
cristiani fino ad allora perseguitati ed etichettati come il male.
Dai culti
politeisti al monoteismo. Il Cristianesimo nasce nei primi dieci anni dell'Impero romano.
Inizialmente gli imperatori dell'Impero Romano avevano come obiettivo quello di
sostenere il culto tradizionale, dei quali erano i massimi rappresentanti.
L'Impero romano fu sempre tollerante nei
confronti dei culti dei popoli sottomessi, che dovevano però rispettare
l'autorità dell'imperatore e i suoi interessi. Durante l'epoca imperiale , si
diffusero oltre alla religione pubblica anche culti misterici riservati alle
sette dove potevano partecipare piccoli gruppo di adepti uniti dalla volontà di
unirsi con il divino.
La famiglia
romana nell'antica Roma era molto più ampia della nostra. Oltre al padre, alla
madre e ai figli, comprendeva le
mogli dei figli, i nipoti, gli schiavi e i
liberti.
Gli imperatori romani governarono
fino al 395 d.C. poi l’impero si divise
in due parti distinte. L'Impero Romano d'Oriente e l'Impero d'Occidente.
LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO D' OCCIDENTE risale alla
fine del IV secolo, sotto la spinta degli Unni - popolazioni turco-mongoliche -
che avanzarono verso Occidente per
ondate successive: In un primo tempo i
nomadi iranici, Sarmati e Alani, poi i Goti. Nell’anno
376, il popolo visigoto domandò asilo all'Imperatore Valente e varcò il Danubio. Quello di cui
non si parla mai, è la crudeltà della quale erano oggetto i non romani. IL prigioniero
era preso come schiavo e doveva ubbidire ciecamente al romano di turno …che
poteva essere anche un “allibratore”! Come oggi si scommette negli ippodromi,
nell’arena del Colosseo, si poteva scommettere sul gladiatore vincente! Il
gladiatore veniva ben nutrito e ben addestrato… scendendo nell’arena, doveva
inchinarsi e salutare l’Imperatore
AVE CAESAR… MORITURI TE
SALUTANT!!! Quando un gladiatore era ferito, l’Imperatore poteva “graziarlo” girando il pollice della mano destra verso
l’alto oppure decretarne la morte col pollice verso terra...
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Alcune monete raffiguranti donne nell'epoca romana |
Col tempo, aumentò anche la considerazione nei confronti delle donne che furono perfino rappresentate sulle monete… la moneta più significativa nell'iconografia monetale femminile è sicuramente un sesterzio raffigurante le tre sorelle dell'imperatore: Agrippina minore, Drusilla e Giulia. Le tre sorelle erano raffigurate rispettivamente come Concordia, Securitas e Abundantia, virtù necessarie allo Stato.