Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 28 febbraio 2020

02) L’AUTO ELETTRICA… INTRODUZIONE (Seconda parte)


Supponiamo che si compia il primo miracolo…che l’Italia riesca – da fonti rinnovabili – a produrre annualmente energia pulita senza il bisogno di 170 miliardi di barili di petrolio all’anno.

Per caricare le auto elettriche, tutta l’energia dovrà essere inviata dove serve con nuovi elettrodotti perché quelli esistenti, lavorano - già adesso - al massimo delle loro possibilità tant’è che l’uso dei condizionatori in estate, provoca non pochi problemi!

Nei nuovi elettrodotti – ogni anno - dovrà passare tutta l’energia che passa oggi…più l’energia equivalente a 174 miliardi di barili di petrolio…più il 5% perché i consumi sono in costante aumento!

Ė improponibile fare nuovi elettrodotti simili a quelli esistenti per valide ragioni.

-- Il riscaldamento globale aumenterà la velocità del vento…a 300 Km/h sarà impossibile non subire danni e interruzioni del servizio!

-- Gli elettrodotti su traliccio, mal si concordano con l’impiego di pale eoliche.

-- Ė fin troppo facile sabotare o “far saltare” un traliccio nel posto giusto per bloccare treni, fabbriche, ospedali…e tutte le auto elettriche di una zona molto ampia.

-- Ė fin troppo facile rubare il rame…migliaia di tonnellate di rame italiano sono già stati rubati, portati in Cina e riciclati in un villaggio nato apposta per questo!!!

Molte nazioni europee hanno ormai terminato la loro rete di elettrodotti interrati che – fra l’altro – costano meno, durano di più, hanno minori perdite di energia e non producono elettrosmog!

Inoltre possono essere elettronicamente monitorati all’istante metro per metro e un guasto o una intrusione sarebbero immediatamente segnalati ad un centrale operativa con precisione quasi millimetrica.

Non siamo ancora arrivati all’auto elettrica…dove la mettiamo?  Come la carichiamo?

-- Segue →


Gian Franco Bonanni

01) L’ AUTO ELETTRICA… INTRODUZIONE (prima parte)


L’argomento è talmente vasto e investe talmente tanti settori sia dell’economia che di organizzazione che non può essere trattato in un solo “post” pena la scrittura di un romanzo!

Ciò premesso, cercherò di elencare tutti i punti sensibili attinenti l’auto elettrica in modo semplice e logico al fine di presentare un quadro completo.

L’auto elettrica non inquina MENTRE VIENE USATA però deve essere ricaricata periodicamente.

Se la ricarichiamo usando energie “pulite”…eolico…fotovoltaico…termovalorizzatori…va tutto bene ma se – per caricarla – verranno usate centrali elettriche tradizionali, diventa una vera e propria presa in giro!

Non inquiniamo nel posto dove è usata per inquinare il 30% in più dove c’è la centrale elettrica! Il 30%  infatti va perduto nei cambi di tensione e negli elettrodotti.

L’Europa ha stabilito che entro l’anno 2.050, tutte le nazioni europee dovranno aver raggiunto l’autosufficienza energetica…Germania e Danimarca stanno facendo molto in tal senso…noi non ci pensiamo nemmeno!

Noi non vogliamo i termovalorizzatori…non vogliamo le pale eoliche…siamo dissuasivi riguardo il fotovoltaico (l’energia venduta a chi la gestisce, è pagata poco e in ritardo)…c’è da seguire un iter demenziale per poter fare un grosso impianto!

Dal 2.050 inizieranno a fioccare le multe dell’Europa e dovremo pagarle.

Ma quanta energia elettrica ci servirà in più?

Ci servirà una quantità di energia pari a quella generata dai carburanti che noi – OGGI – mettiamo dentro ai serbatoi delle auto, delle moto, dei camper, dei TIR, etc…etc…dei natanti…1.271.000 barili di petrolio al giorno per 365 giorni = “ Energia pulita equivalente a 170 miliardi di barili di petrolio ogni anno”!.

Supponiamo che si compia il miracolo…ma questa energia dovrà essere “portata” all’auto elettrica per poterla ricaricare… Segue →

Gian Franco Bonanni

venerdì 21 febbraio 2020

BENVENUTI NEL SITO DELL'ASSOCIAZIONE COMITATO A TUTELA DEI DIRITTI

Questa è la pagina di prova che preannuncia un nostro nuovo mezzo per avvicinarci maggiormente a voi e ai vostri problemi.  Vi ringraziamo per l'attenzione.

Gian Franco Bonanni

mercoledì 19 febbraio 2020

Introduzione all’ ELETTROSMOG. Spieghiamo cos'è

In questa mia breve introduzione, intendo solamente informarvi che ci sono rischi invisibili ma non per questo, meno pericolosi di altri.
Elettrosmog in tutte sue manifestazioni…radioattività anche nelle nostre zone… telefonini e ripetitori di telefonia mobile… pericoli anche nella cucina di casa nostra.
Vi darò un minimo di informazione tecnica in modo che – chi non sa nulla dell’argomento – possa avere un’idea di cosa stiamo trattando: per approfondire, non vi resta che fare delle domande.

1) Elettrosmog ELF (Estremely low frequency)…si tratta dell’elettrosmog generato la frequenze estremamente basse, cioè i 50 Hz (hertz) della tensione di rete…la tensione che abbiamo in casa.
Cosa sono gli “Hertz”…la tensione può essere continua o alternata…le pile generano tensione continua…una pila da 6 volt, genera sempre 6 volt immutabili nel tempo.
Gli alternatori delle centrali invece generano tensione alternata: va da zero volt a un massimo positivo, ritorna a zero volt, va a un massimo negativo, ritorna a zero e…ricomincia il ciclo.