Supponiamo che si compia il primo miracolo…che l’Italia riesca – da fonti rinnovabili – a produrre annualmente energia pulita senza il bisogno di 170 miliardi di barili di petrolio all’anno.
Per caricare le auto elettriche, tutta l’energia dovrà essere inviata dove serve con nuovi elettrodotti perché quelli esistenti, lavorano - già adesso - al massimo delle loro possibilità tant’è che l’uso dei condizionatori in estate, provoca non pochi problemi!
Nei nuovi elettrodotti – ogni anno - dovrà passare tutta l’energia che passa oggi…più l’energia equivalente a 174 miliardi di barili di petrolio…più il 5% perché i consumi sono in costante aumento!
Ė improponibile fare nuovi elettrodotti simili a quelli esistenti per valide ragioni.
-- Il riscaldamento globale aumenterà la velocità del vento…a
-- Gli elettrodotti su traliccio, mal si concordano con l’impiego di pale eoliche.
-- Ė fin troppo facile sabotare o “far saltare” un traliccio nel posto giusto per bloccare treni, fabbriche, ospedali…e tutte le auto elettriche di una zona molto ampia.
-- Ė fin troppo facile rubare il rame…migliaia di tonnellate di rame italiano sono già stati rubati, portati in Cina e riciclati in un villaggio nato apposta per questo!!!
Molte nazioni europee hanno ormai terminato la loro rete di elettrodotti interrati che – fra l’altro – costano meno, durano di più, hanno minori perdite di energia e non producono elettrosmog!
Inoltre possono essere elettronicamente monitorati all’istante metro per metro e un guasto o una intrusione sarebbero immediatamente segnalati ad un centrale operativa con precisione quasi millimetrica.
Non siamo ancora arrivati all’auto elettrica…dove la mettiamo? Come la carichiamo?
-- Segue →
Gian Franco Bonanni