Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 23 settembre 2021

Tutto si può migliorare, perfino la scuola

Negli ultimi tempi ho sentito tanto parlare di scuola… ho letto decine di volte “LA SCUOLA PUBBLICA NON SI TOCCA”!
Toccarla per privatizzarla, sarebbe una tragedia ma per migliorare alcune scelte organizzative e comportamenti - credo che non sarebbe male.
Mi sono ricordato della mia scuola elementare e vi racconterò qualcosa sperando che vi sia d’aiuto nel capir meglio il passato per migliorare il futuro.
La mia scuola elementare era in un vecchio palazzo miracolosamente risparmiato dalle bombe: “Non andate al piano di sopra – ci dicevano le maestre – perché la scala può crollare”!
Cinque classi di 30…32 bambini ognuna e non eravamo bambini “facili”.
La nostra attività pomeridiana preferita era la scoperta di residuati bellici lungo gli argini del fiume Lamone: avevo al massimo sei anni quando smontai la prima bomba a mano…
Con tubi di ferro pieni di esplosivo facevamo i missili: un compagno di scuola saltò in aria, mio cugino ci rimise la mano destra e un occhio quando gli scoppiò in mano un detonatore.
Cinque maestre: una abitava in Paese e le altre quattro venivano da Faenza su una vecchia Balilla.
C’era una bidella che aveva il compito di pulire le aule, rifornirle di legna, accendere le stufe d’inverno, aprire il portone alla mattina e chiuderlo finite le lezioni. Alloggio gratuito in una ala del rudere e stipendio simbolico.
Noi dovevamo avere il libro di lettura, il sussidiario, un quaderno a righe e uno a quadretti nonché un astuccio di legno con cannetta, pennini, gomma, matita e qualche pastello di infima qualità: anche i figli dei ricchi avevano le medesime cose!
Sulle copertine dei quaderni c’erano disegni e racconti che citavano esempi edificanti e sani principi.
Ogni aula, oltre ad avere banchi e cattedra, era attrezzata con lavagna, gessetti, una grande carta geografica d’Italia, un mappamondo e una stufa in terracotta a 4 piani per riscaldare in inverno!
Ci fu insegnato a leggere, scrivere e “fare di conto” ma le maestre non si limitarono a questo!
Ci fecero vedere, che una pallina di stucco da falegname, se messa nell’acqua, va a fondo ma… se si modella a forma di barchetta, lo stesso stucco galleggia!

giovedì 16 settembre 2021

Perle di non senso sparse in Italia

  • Il costo del carburante varia di molto anche all'interno della stessa Europa. L'Italia, purtroppo, si trova in cima alla classifica dei Paesi con benzina e gasolio più costosi.
  • All'estero un passaggio di proprietà costa 30 euro ma in Italia, hanno voluto supertassare l'usato per forzare l’acquisto del nuovo.
  • L’editorialista Enrico De Vita è tornato a parlare dei costi esorbitanti che gli Italiani, a differenza dei loro vicini europei, devono continuare a sostenere per mantenere auto e moto. Dalle multe, ai carburanti, fino ai passaggi di proprietà e ai pedaggi autostradali.
  • Tutti sanno del grosso contratto – fatto con la Cina – per l’acquisto di mascherine “farlocche” e di camici per il personale sanitario… tutta roba inservibile e tutti sanno anche dei 70 mila euro dati all’intermediario…ma chi era costui? Da chi è stato autorizzato? Non potevamo allestire un laboratorio in una fabbrica chiusa e utilizzare qualcuno dei disoccupati che avevamo a centinaia di migliaia? Avremmo avuto mascherine valide e camici VERI anche per una redditizia esportazione dando concreto aiuto a centinaia di famiglie ITALIANE!!!
  • Riguardo gli ”Stati Generali” svolti a Villa Panfili, i costi sono SECRETATI ma basandosi sul costo di strutture analoghe, sul numero degli ospiti e sulla durata dell’evento. è possibile desumere un numero che- pur non essendo esatto – da l’idea del prezzo pagato dagli italiani che dovrebbe essere intorno ai 5 milioni ai quali va sommata la spesa per l’allestimento “a sala convegno” e la “parcella” pagata ai mega esperti dei quali non siamo degni di sapere nemmeno i nomi. Ma non si poteva discutere in Parlamento a fianco del ristorante esistente?
  • La mafia si è legalmente impadronita di centinaia di ristoranti e alberghi in difficoltà pagandoli quasi nulla ma forse questo poteva essere evitato.
Decine di decisioni prese da chi ci governa mi portano a pensare che manchi una visione dell’insieme senza la quale viene a mancare la sinergia.
Se i rematori remano a caso, non si vince nessuna gara!

Gian Franco Bonanni

Collage realizzato da Tiziano Gioiellieri




giovedì 9 settembre 2021

DEMOCRAZIA….. Come? Quando? DOVE?

Quella cosa ormai rottamata che una volta chiamavano “buon senso”, ormai non esiste più perciò non mi resta che rispolverare vecchi ricordi.
Nessun politico italiano ha mai messo in dubbio la democrazia U.S.A. arrivando perfino a definirli “la culla della Democrazia”. Veramente tutti i libri di storia trattano la democrazia dell’antica Grecia e non credo che oltre 2.000 anni di storia possano essere cancellati dalle “esternazioni” di chi – da come si esprime - dimostra di non conoscere la materia.
Quando è stato diminuito il numero dei parlamentari, in molti hanno detto che c’è meno democrazia di prima e… se provassimo a creare un rapporto “popolazione--
parlamentari” identico agli U.S.A.?
Gli USA hanno 331 milioni di abitanti e la camera dei rappresentanti è formata da 435 membri. L’Italia ha 59.milioni e 250.000 abitanti.
Facendo la proporzione, noi dovremmo avere 77,86 rappresentanti eletti dal popolo… arrotondiamo a 78 eletti dal popolo! Non dite che sono pochi perché la matematica non è una opinione e 78 eletti dal popolo sono esattamente quelli che ci servono per diventare una culla della democrazia esattamente identica agli U.S.A.!!! Non sono io a dirlo… sono stati i nostri politici e giornalisti… io ho semplicemente tradotto in numeri le loro illuminate esternazioni e vorrei che qualcuno mi spiegasse perché una cosa che va benissimo negli U.S.A. non va bene in Italia!!!!????
Ma questo non è tutto bensì solo la punta dell’iceberg che intendo mostrarvi… Lo sterminio degli Indiani d’ America… ricerche fatte su due motori di ricerca, parlano di oltre 120 milioni di nativi americani morti di “Democrazia” Aggiungiamo il Vietnam con le poderose fortezze volanti americane che sganciavano bombe al napalm sulla Jungla e sui villaggi… le torture di Guantanamo… le guerre con Libia, Iran, Iraq e i documenti presentati al Congresso per indurlo a votare il “SI”! C’è stato un interessante servizio in TV!!! Tutte le volte che gli U.S.A. iniziano una guerra, il Presidente fa un discorso alla nazione e conclude con “Dio benedica l’America”! Da come sono andate le cose, forse DIO aveva altre cose da fare! 
C’era un accordo fra una tribù indiana e il Governo Americano: Mettete la nostra bandiera in centro del villaggio e sarete protetti da tutto! La misero e furono sterminati tutti, donne, bambini… da soldati americani sotto la bandiera Americana e….i pochi soldati che si rifiutarono di sparare, sparirono tutti in pochi giorni! Una canzone di Fabrizio De André racconta…
Personalmente penso che gli USA siano un anacronismo morente che spara palle di neve su un mondo in fiamme.
Gian Franco Bonanni


giovedì 2 settembre 2021

‘Stì impuniti!!!

Il voto che, a sorpresa, ha messo in minoranza il Governo sulla responsabilità civile dei Magistrati, ha fatto scalpore e, al di la delle polemiche e prese di posizione partitiche, ho cercato di capirci di più.
Nel novembre 1987 si svolse un referendum che con l’80,22% dei voti, affermò il principio della responsabilità civile del magistrato.
Subito dopo, il Parlamento, con la legge Vassalli, introdusse modifiche tant’è che i Radicali, da sempre, denunciano il tradimento dell’esito referendario e l’Unione Europea ha deferito varie volte l’Italia per la mancata corrispondenza della legge Vassalli con quanto previsto dal diritto comunitario.
L’emendamento approvato adesso permette a “chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento” - di un magistrato - “in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni o per diniego di giustizia”, di poter fare causa allo Stato, chiedendo un risarcimento dei danni.
L’art. 1 della Costituzione dice che “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” perciò l’esito referendario del ’87 non andava cambiato.
L’art. 3 dice che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” perciò non trovo così scandaloso che il magistrato debba sottostare – esattamente come tutti noi – alla stessa legge: oggi le carriere dei magistrati non contemplano i loro errori e, essendo uomini, anche loro possono sbagliare… ma, diversamente da tutti noi, possono farlo impunemente!
L’art. 10 dice che “l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute” perciò, essendo in Europa, l’Italia si è adeguata all’invito dell’Unione Europea… dopo anni di ritardo direi!
In Italia convivono tre poteri: quelli legislativo ed esecutivo, svolti da persone elette dal popolo, col compito di fare le leggi, seguire la politica interna, la politica estera, il Consiglio di Stato, la Corte dei Conti.
Il Potere Giudiziario invece, diviso in penale e civile, ha il compito di decidere se un cittadino ha violato o meno la legge e di impartire la giusta pena o assoluzione.
Il Potere Giudiziario è detenuto da Magistrati non eletti dal popolo e non è nei suoi compiti il dissentire sul contenuto delle leggi democraticamente approvate dagli eletti dal popolo.
La minaccia di sciopero… ma come può, un “pezzo” dello Stato, scioperare contro lo Stato?
Chi ha il compito di giudicare chi non rispetta la legge, sciopera contro la legge stessa?
Ma… non è interferenza sul Potere Legislativo?
C’è perfino chi trova strano che si tolleri una presenza tanto alta di ex Magistrati in politica: nel 1948 erano solo 3, nel 2002 erano già 18… alcuni sono passati alla politica per qualche legislatura, si sono giustamente fatti la pensione da politico e sono rientrati in magistratura!
Giulio Andreotti, nel mensile “30 Giorni” del gennaio del 2002, scrive: “ La Costituzione prevede anche la possibilità di limitare o vietare per legge l’appartenenza ai partiti, ma di fatto (e opportunamente) questa legge non si è fatta. Semmai potrebbe formalizzarsi il divieto di svolgere attività di partito, ma personalmente credo poco alla necessità e all’utilità di una norma del genere.”
Senza entrare nel merito della produttività e dei costi del nostro sistema Giudiziario, del nostro 158esimo posto nella classifica mondiale etc. riferendomi specificatamente al voto che ha mandato “sotto” il Governo, non riesco a vedere dov’è il problema.
Sembra tutto così semplice ma se litigano tanto, ovviamente semplice non è: c’è qualcuno che mi aiuta a capire?
Gian Franco Bonanni


P. S. Mi sembra di ricordare d'aver letto, una decina d'anni fa, che tutti i membri del Consiglio Superiore della Magistratura diventano presidenti del consiglio stesso, forse per acquisire qualche beneficio in più. Ora il link sul quale avevo letto questo è CASUALMENTE sparito.
Qualcuno sa dirmi se la notizia è vera?