Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi
Già 60 anni fa, quando andavo ancora a scuola all’I. T. I. di Forlì mi feci la domanda: - “Ma se l’idrogeno è un combustibile e l’ossigeno è un comburente, perchè non facciamo l’elettrolisi dell’acqua e alimentiamo tutto ad idrogeno? Ma occorreva energia elettrica che a quei tempi, si produceva solo bruciando carburanti tradizionali e il costo del procedimento, sarebbe stato superiore al beneficio ottenuto. La stessa idea, l’hanno avuta altri che – fatta una verifica “costi-ricavi” - sono giunti alle stesse conclusioni. Ora c’è un fotovoltaico ad alto rendimento e a prezzo accessibile e una durata di trenta anni e la vecchia idea è diventata praticabile e redditizia. Ma andiamo con ordine… la formula chimica dell’acqua è H2O ovvero 2 atomi di idrogeno e uno di ossigeno formano una molecola di acqua che bisogna “aprire” con un procedimento di elettrolisi per avere ossigeno da una parte e idrogeno dall’altra. L’acqua pura è un isolante elettrico perciò bisogna aggiungere un po' di sale per renderla conduttrice poi bisogna immergere due elettrodi alimentati da fotovoltaico. Al polo positivo, detto Anodo, si svilupperà ossigeno e al negativo, detto Catodo, si svilupperà idrogeno.
I due gas, possono essere messi in bombole e usati separatamente: l’idrogeno come combustibile a zero emissioni su tutti i mezzi muniti da motore a scoppio…anche una vecchia Balilla sarebbe ecologica senza marmitta catalitica!
L’ossigeno potrebbe essere usato negli ospedali, per le immersioni dei sommozzatori, nelle abitazioni per ossigenarsi meglio durante il sonno.
Fatto l’impianto fotovoltaico, il tutto sarebbe a costo zero per circa 30 anni…senza auto elettriche, senza petroliere, senza oleodotti, senza inquinanti raffinerie. E le “sette sorelle”, le Multinazionali che da un secolo controllano il mercato mondiale del petrolio, potrebbero dedicarsi ad altro…ci sarebbe tanto da fare per sistemare i danni fatti fino ad oggi!!!
Questo porta a pensare che consumismo sfrenato e produttività spinta all’estremo nell’ottica solo del maggior profitto, stanno distruggendo il pianeta mettendo a rischio l’Umanità intera sacrificandola sull’altare del P.I.L.
L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola è lieta di condividere una buona notizia. Se è vero che la rabbia, la tensione e la maleducazione creano danni e problemi, anche solidarietà e gratuità influenzano positivamente la cultura nella quale viviamo. Facciamoci contagiare.
Le donazioni regalano sempre delle forti emozioni e il gesto dei novelli sposi (anche se è passato qualche mese dal fatidico si) Anna Leggieri e Alessandro Betti ha colto nel segno. Il loro giorno speciale lo hanno festeggiato facendo un regalo all’intera comunità: con i doni ricevuti hanno acquistato del materiale utile ai bambini del Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Usl di Imola. “Abbiamo pensato che fosse il modo migliore per celebrare la nostra indimenticabile giornata: aiutare gli altri, soprattutto i bambini” – hanno spiegato i due sposi. E oggi Anna e Alessandro hanno consegnato i loro doni. Una vera sorpresa di Natale.
“Ringraziamo questa fantastica coppia perla loro grande generosità – ha commentato Giulia Suzzi coordinatrice della Neuropsichiatria infantile - in un anno così impegnativo il valore di questa donazione è ancora maggiore perché ci ha permesso di acquistare materiale riabilitativo sanificabile in sostituzione e integrazione di oggetti precedentemente in uso. Abbiamo potuto inoltre acquisire nuovi test diagnostici che nel nostro campo si evolvono rapidamente e ci consentono un miglior inquadramento clinico per i nostri piccoli pazienti.”
Soddisfazione espressa da Elisabetta Zucchini, la responsabile facente funzione del Servizio: “ è sempre una grande soddisfazione quando le persone del nostro territorio ci aiutano. è un segnale e un riconoscimento importante per tutti noi. Grazie davvero a nome di tutti gli
operatori e di tutti i bambini che ne beneficeranno”.
Nella foto da sx. Giulia Suzzi, coordinatrice Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza Ausl Imola. Anna Leggieri. Alessandro Betti. Elisabetta Zucchini, Responsabile facente funzione Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza Ausl Imola
Credo che l’Umanità non sia mai stata governata saggiamente, con lungimiranza e rispetto verso il pianeta che ci ospita e verso i popoli che lo abitano. A scuola, ci hanno indottrinato sulla grandezza di Roma e del suo Impero…ma questa gloriosa epopea, quanto è costata a tutti i popoli che hanno avuto la sfortuna di vivere nel suo raggio d’azione? Gente che se ne stava tranquilla nella sua terra, è stata assalita, decimata, spogliata delle sue cose, della sua dignità e ridotta in schiavitù.
Migliaia libri di storia trattano la civiltà Romana ma nemmeno uno tratta la sua barbarie! I gladiatori – prigionieri di guerra – erano mandati a combattere fra di loro fino alla morte nel Colosseo per puro sollazzo del popolo romano e dell’imperatore che dovevano omaggiare prima di combattere! “Ave Cæsar… morituri te salutant”! Con che diritto – i Romani - volevano possedere e comandare tutto e tutti? E con che diritto l’Impero Britannico governava i tre quarti di tutte le terre emerse arrogandosi anche il diritto della tratta degli schiavi dall’Africa? Perfino gli attuali U.S.A. erano inglesi! La popolazione era oberata di tasse al punto tale che si ribellò quando arrivò una nuova tassa…piccola piccola, sul sale da cucina! La goccia fece traboccare il vaso e la guerra che ne seguì, finì con la “cacciata” degli inglesi! Potrei scrivere una enciclopedia di oscenità degne di Hitler citando popoli massacrati in religioso silenzio e massacratori di popoli con fulgide aureole di gloria!
Messaggio del Segretario Generale per la Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2020
“SOSTENERE I DIRITTI UMANI PER UNA RIPRESA MIGLIORE”
10 dicembre 2020
La pandemia del COVID-19 ha rafforzato due verità fondamentali sui diritti umani.
Innanzitutto, le violazioni dei diritti umani danneggiano noi tutti.
Il COVID-19 ha avuto un impatto sproporzionato su gruppi vulnerabili quali lavoratori in prima linea, persone con disabilità, anziani, donne e ragazze, minoranze.
Il virus ha accentuato povertà, disuguaglianza, discriminazione; la distruzione del nostro ambiente naturale e le lacune nella tutela dei diritti umani hanno creato fragilità enormi nelle nostre società.
Al tempo stesso, la pandemia minaccia i diritti umani, fornendo il pretesto per sproporzionate risposte di sicurezza e misure repressive che riducono spazio civico e libertà di informazione.
La seconda verità evidenziata dalla pandemia è che i diritti umani sono universali e proteggono tutti noi.
Una risposta effettiva alla pandemia deve fondarsi su solidarietà e cooperazione.
Approcci divisivi, autoritarismo e nazionalismo non hanno alcun senso contro una minaccia globale.
Le persone e i loro diritti devono essere al centro delle risposte e della ripresa. Occorrono quadri di riferimento universali come la copertura sanitaria per tutti per sconfiggere questa pandemia e tutelarci per il futuro.
La mia richiesta di Azione per i diritti umani scandisce il ruolo centrale dei diritti umani nella risposta alle crisi, per l’uguaglianza di genere, la partecipazione pubblica, la giustizia climatica e lo sviluppo sostenibile.
In questa Giornata e ogni giorno, poniamo i diritti umani al centro della nostra azione collettiva per recuperare dalla pandemia del COVID-19 e costruire un futuro migliore per tutti.