Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

lunedì 21 dicembre 2020

RITORNIAMO ALL’AUTO ELETTRICA che alla luce di nuove considerazioni, SEMPLICEMENTE NON SERVE!

Già 60 anni fa, quando andavo ancora a scuola all’I. T. I. di Forlì mi feci la domanda: - “Ma se l’idrogeno è un combustibile e l’ossigeno è un comburente, perchè non facciamo l’elettrolisi dell’acqua e alimentiamo tutto ad idrogeno? Ma occorreva energia elettrica che a quei tempi, si produceva solo bruciando carburanti tradizionali e il costo del procedimento, sarebbe stato superiore al beneficio ottenuto. La stessa idea, l’hanno avuta altri che – fatta una verifica “costi-ricavi” - sono giunti alle stesse conclusioni. Ora c’è un fotovoltaico ad alto rendimento e a prezzo accessibile e una durata di trenta anni e la vecchia idea è diventata praticabile e redditizia. Ma andiamo con ordine… la formula chimica dell’acqua è H2O ovvero 2 atomi di idrogeno e uno di ossigeno formano una molecola di acqua che bisogna “aprire” con un procedimento di elettrolisi per avere ossigeno da una parte e idrogeno dall’altra. L’acqua pura è un isolante elettrico perciò bisogna aggiungere un po' di sale per renderla conduttrice poi bisogna immergere due elettrodi alimentati da fotovoltaico. Al polo positivo, detto Anodo, si svilupperà ossigeno e al negativo, detto Catodo, si svilupperà idrogeno.


I due gas, possono essere messi in bombole e usati separatamente: l’idrogeno come combustibile a zero emissioni su tutti i mezzi muniti da motore a scoppio…anche una vecchia Balilla sarebbe ecologica senza marmitta catalitica!

L’ossigeno potrebbe essere usato negli ospedali, per le immersioni dei sommozzatori, nelle abitazioni per ossigenarsi meglio durante il sonno.

Fatto l’impianto fotovoltaico, il tutto sarebbe a costo zero per circa 30 anni…senza auto elettriche, senza petroliere, senza oleodotti, senza inquinanti raffinerie. E le “sette sorelle”, le Multinazionali che da un secolo controllano il mercato mondiale del petrolio, potrebbero dedicarsi ad altro…ci sarebbe tanto da fare per sistemare i danni fatti fino ad oggi!!!

Questo porta a pensare che consumismo sfrenato e produttività spinta all’estremo nell’ottica solo del maggior profitto, stanno distruggendo il pianeta mettendo a rischio l’Umanità intera sacrificandola sull’altare del P.I.L.

Gian Franco Bonanni




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