Le Radio libere vennero dopo la CB… qualcuno si divertiva già a trasmettere la sua musichetta nella sua zona ma solo per divertirsi! Poi, ad Imola, nacquero, nell’ordine, Radio Imola, Radio Logica, Radio Centrale.
Ci sono una miriade di problemi da risolvere per fare una radio libera… un’altra miriade per procurarsi le attrezzature e una terza miriade per sostenere tutti i costi.
Le antenne, ad esempio, sono speciali e studiate solo per una frequenza. Io mi sono procurato un’antenna di un’altra radio… l’ho smontata, ho misurato ogni componente, ho rifatto tutti i calcoli per poterla ricomporre sulla nostra frequenza d’onda. Una volta ricomposta l’antenna presa a campione, feci fare i componenti che servivano a noi e – ad un costo ridicolo - avevamo una serie di 4 antenne fatte apposta per noi in modo da “coprire“ tutte le direzioni.
L’insieme era definito Antenna collineare.
Il Filtro a cavità… era un piccolo componente non indifferente, poiché ogni variazione dimensionale del filtro corrisponde ad una variazione dell'induttanza o della capacità nel circuito! Il ricalcolo del filtro sulla nostra frequenza, mi costò una notte insonne. Tutte queste cose, furono costruite gratuitamente da una prestigiosa ditta imolese.
Gli studi interni: erano tutti anecoici per evitare che i rumori esterni potessero interferire con chi parlava dentro lo studio. Dentro gli studi, c’erano vari microfoni… per i Dj, per lo speaker del notiziario, per dibattiti politici, per eventuali ospiti, per mandare in onda la pubblicità o programmi preregistrati manualmente.
Era necessario un MIXER perché tutte le voci, pubblicità, musiche, etc, finivano nel mixer e potevano essere aumentate o diminuite di volume fino a zero, separatamente… Se qualcuno avesse parlato a sproposito, poteva essere zittito in un secondo… oppure se si voleva passare da un brano all’altro senza fare uno “stacco”, si alzava il volume di un brano abbassando l’altro.
Ma la Radio, trasmetteva tutto in MONOFONIA e per mandarla in STEREO, mancava l’ ENCODER. Ne feci uno io, piccolissimo usandoV meeter dismessi e lo schema elettrico di SANTA NUOVA ELETTRONICA!!! Spesi 60mila lire e funzionava meglio di un altro fatto in laboratorio al modico prezzo di 800 mila lire. Tutto era perfetto, ma c’era un’ultima cosa!!! …alcune pubblicità vanno in onda anche di notte! Chi resta sveglio a mettere in onda la pubblicità giusta al momento giusto?
Qui ci venne in aiuto l’informatica… bastava trasferire tutti gli “spot” pubblicitari sulla memoria del computer con giorno e orario di messa in onda.. il tutto era sfumato e la pubblicità partiva.
Ma il trasmettitore con le 4 antenne… era lontano… su una collina!!! Bastava un ponte radio da pochi watt e tutto funzionava.
Per me, fu un’esperienza indimenticabile… mi ritrovai amico, quasi padre di 3oo adolescenti dei quali conservo nomi ed indirizzi… ero il solo sempre disponibile e tutti si rivolgevano a me chiedendomi anche cose delle quali non avrebbero mai parlato in casa. Alcuni sono venuti in ferie in puglia con la vespa, alcuni sono medici, altri dirigono cooperative altri si sono persi ma li ricorderò sempre.
La nostra rete di ricerca pubblicitaria era efficiente e in grado di sostenerci. Proposi a radio Imola di unificarci per dar vita ad una emittente veramente grande ma una secca e deludente risposta, senza motivazione, segnò la fine di tutto.
Gian Franco Bonanni