Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 12 gennaio 2023

La “CB” cos’era?

Bisogna ritornare a mezzo secolo fa e rispolverare il “Baracchino”che altro non era che un piccolo rice - trasmettitore che si poteva montare nell’automobile… oppure usare in casa collegandolo ad una antenna fissata sul tetto.
Ognuno si sceglieva un nome… il mio era”Mister pipa” e tutti i ragazzi di Radio Logica mi chiamavano semplicemente “Pipa”.
IL “baracchino normale, poteva trasmettere con 2 Watt e su 12 canali diversi ma era possibile modificarlo sia aggiungendo canali nuovi per avere più canali liberi per non disturbarsi a vicenda.
Mettendo un amplificatore“lineare” che aumentava la potenza, si poteva farsi sentire da più lontano. A cosa serviva? Ogni sera, tutti erano in ascolto e si formavano gruppi dove ci si scambiavano informazioni, problemi tecnici, …si parlava della famiglia, delle ferie… tutto come in un grande Bar. Ogni tanto, qualcuno aveva problemi all’automobile… e subito altri andavano a soccorrerlo. Si organizzavano gare di caccia alla “volpe” dove si doveva trovare quello che si era nascosto senza dire dove…
Era nato anche il SER, Servizio Emergenza Radio per poter intervenire durante gravi eventi meteo, essere di supporto a gare sportive etc. Gli addetti al SER erano addestrati ed equipaggiati a spese proprie dagli attrezzi ai medicinali.
La CB (Citizen Band) …banda di frequenza cittadina, era un enorme gruppo di veri amici, sempre pronti ad aiutarsi reciprocamente o divertirsi insieme. Avvenne che l’amico “Eco due” si ammalò e morì. Un corteo di auto lo seguì da casa al cimitero, a passo d’uomo, con le antenne reclinate in avanti.
Negli anni”70 ci fu una crisi petrolifera… l’Austerity, con divieto di usare l’automobile ma nemmeno la crisi fermò l’uso del piccolo rice-trasmettitore. Moltissimi fecero lunghe passeggiate per Viale Dante o lungo il Santerno con la bicicletta a mano.
Bastava una valigetta, alloggiarvi dentro il “baracchino” una piccola batteria e fissare la valigetta al porta pacchi della bici. Con una piccola antenna, si poteva superare l’Austerity passeggiando.
A quell’epoca, io ero segretario del CIRCOLI ed organizzai un corso per RADIO AMATORI… insegnai telegrafia, scrissi un manuale di elettronica e lo spiegai e in tre riuscirono ad avere il patentino da radio amatore . Mia moglie stava per partorire a Castel San Pietro quando uscii dal CIRCOLI… chiamai mia mamma che mi disse che era nata una bambina!!! Misi in moto l’automobile, diedi tutta potenza al “lineare”da 200 Watt e diedi sfogo alla mia felicità .La propagazione ionosferica non è sempre uguale… a parità di potenza, si può arrivare più o meno lontano e in due mi risposero dal Canada.
La veloce diffusione della “CB” e la totale disinformazione, ha fatto sì che le istituzioni, lo avevano vietato e fu per questo che organizzai una dimostrazione, alla presenza di Polizia, Carabinieri e un giornalista. Li invitai su una altura, alzai una grande antenna e un gruppo di CB veri, si alternarono parlando – fra di loro - di vari argomenti fra i quali, un “carica batterie” che altro non era che un cenone collettivo. Tutti ascoltarono e si convinsero che i CB non erano assolutamente un rischio.
A quei tempi, non c'era ancora il G P S. e il “baracchino” serviva ad avere un indirizzo… ad informare gli amici o la famiglia di qualcosa, a dare o chiedere qualsiasi informazione utile.
Importantissime erano due cose: mettere l’antenna nel punto più alto possibile e avvalersi ove possibile del cielo sereno non nottate fredde e asciutte ad alta propagazione ionosferica. Spagna, Portogallo, Francia, Nazioni del Sud America, possono essere pronte a rispondere ad una chiamata. La diversità di linguaggio non è mai stata un problema !
Gian Franco Bonanni
Alleghiamo volentieri un link: Il linguaggio del "baracchino"



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