Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 19 agosto 2021

IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA (seconda parte)

 Fonte articolo di ispirazione: QUI

Ne abbiamo già parlato in un altro POST.

Renzi e Berlusconi hanno “tirato la volata” millantando centinaia di migliaia di posti di lavoro mentre le ricerche fatte da noi, dimostravano quanto fosse pericoloso e insensato procedere all’esecuzione dell’opera.
Ora il ponte è “ritornato di moda” e non sono pochi quelli che lo vorrebbero ad ogni costo spendendo i soldi che darà l’ Europa!
Ma l’Etna non è morto e – negli ultimi mesi si è alzato di 31 metri e le zone dove avrebbero poggiato i piloni, si sono spostate. Non si possono mettere le rotelline sotto ai piloni e nemmeno “criccketti idraulici”per alzarli al bisogno.
Non voglio usare la definizione usata dal Fantozzi a proposito della corazzata Potemkin ma – dopo oltre un miliardo bruciato per nulla – ci vorrebbe un “mea culpa generale” e la chiusura eterna di ogni sogno di “grandeur”.
Nessuno si ricorda che noi siamo riusciti a far crollare il ponte Morandi che poggiava su terreno solido, esente da sismicità, di dimensioni e con “carichi di lavoro” infinitamente più piccoli!
Riguardo i posti di lavoro, quanti ristoranti non sarebbero passati in mano alla mafia se oltre un miliardo fosse stato dato ai loro gestori rovinati dalle limitazioni imposte dal terrorismo “Covid”? E se aggiungiamo il milione mensile – costo di manutenzione ricovero - dell’aereo presidenziale italiano voluto da Renzi, l’elenco dei ristoranti si allungherebbe. Potrei continuare per aggiungere almeno altri dieci mila ristoranti per le multe che paghiamo all’Europa per i rifiuti e i 70 milioni spesi male per le mascherine cinesi… ma in periodo feriale mi sento buono.
Certo gli studi di fattibilità dicono che il ponte si può fare… anche un castello si può fare con un mazzo di carte…. ma il rimanere intatto in condizioni estreme e imprevedibili, è tutt’altra cosa.
Mi stupisce e mi addolora vedere la leggerezza e la totale mancanza di responsabilità ostentate da persone ben pagate, così incuranti della vita altrui.

Gian Franco Bonanni

Fonte foto QUI


giovedì 12 agosto 2021

Si potrebbe fare di meglio

Terme di Cervia (RA)

Questo è quanto mi ha raccontato una signora dopo le ferie estive..
Gian Franco Bonanni

Da circa 30 anni, vengo a Cervia anche per fare le cure termali di cui ho bisogno. Dopo una doccia, si entra nella piscina dove l’acqua ha una temperatura maggiore di quella del corpo e vi si rimane per circa 20 minuti poi si risale per andare a prendere un telo caldo col quale asciugarsi a coprirsi. Tutto normale se non fosse che il percorso dall’uscita dall’acqua alla zona dove sono i teli caldi è esposto alla corrente d’aria esterna essendo aperto da due lati e – specie alla mattina – si è investiti da aria fredda prima di poter coprirsi col telo.

Già lo scorso anno, scrissi una recensione negativa a chi di dovere senza avere nessuna risposta e ritornai a casa per curare, con antibiotici, una grossa bronchite. Tutto ciò premesso, mi preme evidenziare la scarsa attenzione del personale addetto alla piscina… è inutile fissare un “numero chiuso” di ingressi in piscina se poi nessuno controlla il rispetto delle distanze. Io sono solo una 84enne invalida di guerra in un contesto di anziani tutti con problematiche più o meno gravi e non dovrebbe essere compito mio e nemmeno di altri pazienti l’evidenziare le problematiche di una struttura che di anno in anno, si dimostra sempre meno rispettosa della salute delle persone che gestisce.

Non ho contratto il COVID ma- al mio ritorno a casa- non mi reggevo in piedi e faticavo a respirare: mi è stata diagnosticata una forte broncopolmonite che sto curando a casa , totalmente dipendente dalle persone che mi assistono. Spero di ritornare come prima ma non andrò mai più a “curarmi” da chi mi mette a rischio!!!

Io vorrei solo curare i problemi che ho senza rischiare di averne di nuovi con la necessità di curarli.

Maria Luisa Fiorentini