Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 13 aprile 2023

I miei dubbi sulla morte di Fausto Coppi

La morte di Fausto Coppi è seguita ad un una banale malaria non diagnosticata; ho detto banale malaria perché già alle elementari, la maestra Velia Cimatti Ricci (vedi foto) ci aveva detto che la malaria si cura benissimo col Chinino. A tutt’ oggi si calcola che nel mondo, siano morte milioni di persone.
Fausto Coppi nel 1959, era andato in Africa, nell'Alto Volta, con Raphaël Géminiani e Jacques Anquetil, tutti invitati ad un'eccezionale corsa nelle vie della città di Ouagadougou, per celebrare un anniversario.
Antonio Agosti, l'infermiere di Coppi disse: "Lo vidi morire, controllando i valori sballati degli esami del sangue”, ora saranno infatti trascorsi 63 anni dalla sua morte prematura, avvenuta alle 8,45 di sabato 2 gennaio 1960 all'ospedale di Tortona. Ad Imola, Fausto Coppi aveva un grande amico, il Dott. Lincei che molto spesso lo preparava prima e durante le gare ma nessuno lo avvisò della malaria!!!
Quando andò all’ ospedale, era tardi e gli bastò vedere il colore del viso per capire che era malaria. Il Dottor Lincei, per svariati anni, fu Presidente onorario del Comitato a tutela dei diritti. Anche il fratello di Fausto Coppi, Serse, mori presto! Le gomme delle bici da corsa, sono strettissime e non sempre la strada è perpendicolare ai binari del treno nei passaggi a livello! La gomma di Serse Coppi si incanalò nei binari e lui picchiò la testa. Perfino la morte di Marco Pantani sembra un romanzo, anche lui andava forte e vinceva troppo spesso e inoltre – da buon romagnolo – diceva pure quello che pensava. Forse anche il mondo delle scommesse ha le sue esigenze. Si tratti di cavalli, ciclisti, Formula uno o altro! Nigel Mansell ad esempio, perse una gara solo perché - ai box - gli avevano caricato poca benzina! Sempre Mansell perse un mondiale perché a un giro dall’ essere campione del mondo, gli cambiarono le gomme senza stringere i bulloni lasciandolo su tre ruote!!!
Ovviamente – in tutti gli sport c’ è qualcuno che ha interesse a manipolare i risultati.-
Gian Franco Bonanni

2° Elementare nati nel 1942 a Pieve Cesato (RA) Ex Palazzo Zannoni


Nessun commento:

Posta un commento