Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 23 febbraio 2023

Storia dell' eroe che "inventò la Svizzera"

Fonte foto QUI

Guglielmo Tell nacque e visse a Bürglen nel Canton Uri, a ridosso del massiccio del San Gottardo. Tell, era padre di famiglia in una SVIZZERA ancora divisa in cantoni e dominata da un governatore asburgico con strane pretese. IL suo cappello era in mostra su un palo che stava al centro della piazza e chi la attraversava, doveva fare l’inchino a quel simbolo di potere. Guglielmo Tell non si inchinò mai di fronte al cappello del Governatore… perciò fu arrestato e condannato.
Avrebbe dovuto spaccare in due una mela poggiata sulla testa del suo figlioletto “sparando” una freccia, con la sua balestra da 90 metri di distanza. Guglielmo era il miglior arciere della zona e riuscì a salvare il figlio… ma fu arrestato subito perché qualcuno si accorse che aveva con sè una freccia in più. Questa volta la pena sarebbe stata definitiva e già lo stavano portando, in barca, ad una antica fortezza dove sarebbe rimasto segregato fino alla morte. Una improvvisa tempesta investì il lago e Guglielmo riuscì a liberarsi, si buttò in acqua e a nuoto arrivò a terra perché nessuno rischiò la vita per fermarlo. Nei giorni che seguirono, Guglielmo cercò il Governatore, lo trovò e usò la freccia che si era portato con la sua balestra. Questo diede inizio alla leggenda di Guglielmo Tell ed alla Storia della Svizzera.
Nel 1291 i Cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo creano la Confederazione dei tre Cantoni e decidono di non sottostare più all’autorità degli Asburgo, una potente famiglia imperiale di origine austriaca che all’epoca dominava una grande parte dell’Europa.
I tre Cantoni si giurarono eterna assistenza reciproca contro qualsiasi minaccia esterna e la loro indipendenza divenne ufficiale con la firma del Patto federale, avvenuta intorno al 1° agosto, data scelta per celebrare la Festa nazionale svizzera.
Al momento non ci sono restrizioni d'entrata dovute al COVID 19. Per entrare in Svizzera non occorre presentare nessun certificato di vaccinazione, guarigione o test negativo. Il «Travelcheck» online vi aiuterà a valutare la vostra situazione individuale.
La Guardia Svizzera Pontificia, fondata da Papa Giulio II nel 1506, è un corpo militare formato da cittadini svizzeri, il cui compito principale è di vigilare costantemente sulla sicurezza della Persona del Sommo Pontefice e della Sua Residenza. Sono anche compiti della Guardia Svizzera: - accompagnare il Sommo Pontefice nei viaggi. Il 5 settembre 1938, per decreto regio firmato dal re Vittorio Emanuele III, nell’ l'Italia fascista di Benito Mussolini varava le leggi razziali (che potrebbero benissimo essere chiamate "razziste") con le quali il nostro Paese escludeva gli ebrei da qualsiasi servizio e attività.
Nel 1866 invece, il governo svizzero finalmente riuscì garantire la parità giuridica agli abitanti di fede ebraica .
Il 1. settembre 1939 iniziava ufficialmente la Seconda guerra mondiale. Ottant'anni dopo, abbiamo scavato nei nostri archivi per vedere come i nostri predecessori del Servizio svizzero delle onde corte, potesse raggiungere grandi distanze usando poca potenza, e perfino con le storiche Radio Galena fatte in casa.

Fonte foto QUI

Nel maggio 1938 Hitler e i vertici del Terzo Reich visitarono l'Italia del consenso e dell'Impero. Gli ospiti nazisti rimasero fino al 9 maggio visitando Roma, Napoli e Firenze Stazione
... Mi rifaccio alle memorie di mio padre, allora allievo carabiniere. Mussolini voleva far colpo su Hitler ostentando la potenza bellica italiana ma molte delle risorse disponibili erano finite nelle tasche dei suoi gerarchi. Fu perciò costretto a spostare continuamente l’esercito anche di notte. Hitler vedeva colonne di carri armati, camion militari, sfilate di soldati ben armati… ma erano gli stessi che aveva visto, il giorno prima in un altro posto!
Gian Franco Bonanni

Nessun commento:

Posta un commento