Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 24 maggio 2002

Rilevamento di campi elettromagnetici altamente a rischio su convoglio FFSS

Nell’ambito dei nostri scopi statutari e su richiesta di alcuni abituali utenti della tratta Bologna ÷ Ravenna, abbiamo ritenuto di dover controllare l’intensità di campo E.L.F.
( extremely low frequency ) su un convoglio di tale tratta.
L’apparecchio usato per le misurazioni è autocostruito ma affidabile essendo stato comparato con il similare in dotazione all’A.R.P.A.E. di Bologna in occasione di una serie di controlli ufficiali eseguiti ad Imola nella zona industriale: data l’entità dei valori in essere, scarti del ± 10% non alterano minimamente la sostanza delle cose.

Le misurazioni sono state eseguite da me personalmente: come elettrotecnico, elettronico e progettista meccanico, sono a conoscenza degli argomenti attinenti le tre discipline elencate e delle loro eventuali correlazioni.
Per quanto possibile, mi sono documentato, via internet, sulla composizione e le caratteristiche del convoglio esaminato.
I dati raccolti e sviluppati nella relazione che allego, evidenziano:
  • La presenza di zone altamente a rischio per i passeggeri del convoglio esaminato.
  • L’assoluta certezza di zone ancora più a rischio per il personale viaggiante delle FFSS 
  • Una situazione ancora peggiore per convogli di altro tipo. 
Ciò premesso e in considerazione del fatto che la percentuale di leucemie e di tumori al seno del personale viaggiante é di molto superiore alla media nazionale, sollecito una serie di controlli ufficiali su ogni tipo di convoglio ora in uso col conseguente miglioramento delle schermature ovunque necessiti.
Sollecito gli Enti e i Dirigenti interessati a collaborare fattivamente alla soluzione di un problema reale sia per chi viaggia sia per i dipendenti delle Ferrovie: per questi ultimi, nessuna indennità di rischio può compensare il rischio della vita con l’aggravante di scaricare ingiustamente, sulla collettività, il costo di eventuali “accordi-compromesso”.
Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.
Comitato a tutela dei diritti
il Presidente Gian Franco Bonanni 
Imola, 24 maggio 2002

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