Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 12 febbraio 2021

L'utilizzo sociale dei beni confiscati: - sarebbe bello se fosse vero

Fonte d'ispirazione: QUI

Una buona legge…assolutamente inutile!
La storia si ripete…non è la prima volta che i beni sequestrati alla mafia vengano dati in gestione ad enti che dovrebbero ricavarne un utile per la collettività ma…noi non siamo buoni organizzatori. Bisognerebbe nominare un responsabile diretto…dargli delle precise linee guida e controllarne l’operato periodicamente…cos’hai fatto negli ultimi sei mesi? Invece la Magistratura da la sentenza scritta in un “faldone” che finisce sul tavolo di un burocrate che non sa cosa deve farne.
Dopo un po di tempo, qualcuno chiede se può portare le pecore al pascolo in quella terra abbandonata…poi diventano due…poi tre! Poi qualcuno chiede se può costruire un ricovero per la notte…poi di ampliarlo per portare la famiglia…poi di sistemare il viottolo e dargli un nome…poi il numero civico…l’allacciamento a luce, gas ed acqua…poi si recintano tutte le villette che sono lentamente nate dal nulla poi – dopo 25 anni, tutto torna legalmente di proprietà degli amici dei mafiosi, di amici degli amici, di lontani parenti, etc…etc…vanificando indagini, processi e sentenze.
In Calabria è già successo almeno una volta!
In attesa di riuscire a dare un minimo di regole certe, basterebbe introdurre una variante alla legge: - “I beni confiscati ai mafiosi, NON SONO SOGGETTI AL DIRITTO DI USUCAPIONE”! Non mi sembra poi così difficile!
Gian Franco Bonanni




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