Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 31 marzo 2022

C’era una volta


”Qui Roma Radio, servizio radio telefonico marittimo… trasmissione effettuata per la sintonia degli apparati di bordo”… dopo circa 5 secondi, il messaggio era ripetuto e così via… ma a cosa serviva? Impiegai un po’ di tempo a capirlo perché avevo solo sei anni e non avevo certo le nozioni di oggi! Avevamo una Radio che ora è una radio “d’epoca”, con mobile in legno, 5 valvole termoioniche ed altoparlante elettrodinamico (senza magnete).Tutte le sere, quando tutti erano già a letto, io mi mettevo in ascolto sulle “onde corte”…ero curioso di sapere… di capire che senso avesse questa strana cosa e ci riuscii! Mentre mezzo mondo dormiva, c’erano – già da allora - centinaia di navi in navigazione notturna: transatlantici, trasporto merci, pesca d’altura, soccorso in mare. ricerca di relitti, ricerche scientifiche ed altro ancora. Su ogni nave c’erano equipaggi di marinai che restavano a bordo per lunghi periodi lontano dalle famiglie senza possibilità di comunicare. Anche per questo, su ogni nave c’era una ”sala radio” con un “marconista”…un operatore in ascolto H24. per ogni evenienza. Per poter parlare con le famiglie che erano a casa, la procedura da seguire, era semplicissima!!! Il marinaio che voleva parlare con un famigliare – ad esempio, la moglie - andava dal marconista , dava il suo nome e cognome, il nome e cognome della moglie, nonché il suo numero telefonico. Il marconista si collegava con Roma Radio dandole tutti i dati necessari per programmare il collegamento.

Roma Radio telefonava alla moglie del marinaio concordando giorno ed orario del collegamento, lo riferiva al marconista il quale informava subito il marinaio dicendogli giorno ed orario del collegamento. Unica regola da rispettare, era di parlare uno alla volta… uno parlava poi diceva “Passo” e parlava l’altro,,,che poi diceva “Passo”…e così, parlando uno per volta , riuscivano a dirsi tutto, e a far parlare perfino i bambini, con Roma Radio che faceva da “ponte” fra uno e l’altro!!!
(La privacy non l’avevano ancora inventata ma sette miliardi di persone non se n’erano ancora accorti e vivevano ugualmente liberi e felici)
I collegamenti avvenivano in “onde corte” e di sera fino ad una certa ora della notte per ragioni di “propagazione ionosferica” che ora spiego cos’è.

Le onde corte (abbreviato in SW, dell'inglese shortwave o HF acronimo di high frequency) coprono lo spettro di frequenza che spazia da 3 MHz a 30 MHz, corrispondente alla gamma di lunghezza d'onda da 100 a 10 m.
A differenza di altri spettri di frequenza nel campo radio, le onde corte permettono, con poca potenza, di effettuare collegamenti a lunghissima distanza, nonostante la curvatura della Terra. Infatti questo intervallo di frequenze viene riflesso verso la superficie terrestre dagli strati ionizzati presenti a varie altezze nell'atmosfera, scoperti da Edward Victor Appleton. La ionizzazione dei gas atmosferici è causata dal vento solare, che con periodicità di circa 11 anni, ha dei massimi molto pronunciati rispetto a dei minimi molto bassi.
Durante la fase di massimo di ogni ciclo, gli strati riflettenti della ionosfera sono attivi anche di notte, permettendo facilmente comunicazioni a grandissima distanza con basse potenze.
La ionosfera nella sua parte inferiore, dai 40 ai 300 km è divisibile in tre strati riflettenti:

  • · Strato D, fino a 90 km d'altezza, attivo attorno alle ore centrali del giorno
  • · Strato E, tra i 90 ed i 120 km d'altezza, ha un massimo di attività durante i mesi estivi
  • · Strato F, oltre i 130 km d'altezza, durante il giorno questo strato si suddivide in sottostrati (F1 ed F2)


Anni fa, ero un attivo “radioamatore” con nominativo i4IBO e posso dire che in serate di buona propagazione, si poteva collegare il sud America con poche decine di Watt mentre altre serate, anche con super-Antenne e grandi potenze, non si andava lontano. Per questo le emittenti radiofoniche e televisive importanti affittano frequenze su satelliti “geostazionari” a 40mila KM di quota dalla Terra. Ricevono il “segnale” direttamente dall’emittente e lo ritrasmettono verso di noi. Sono alimentati da pannelli fotovoltaici e mantengono sempre invariata la loro posizione… ai tempi di Roma Radio, non c’erano ancora! Ho visto che qualcuno ha la normale antenna TV e anche la parabola per il satellite… è possibile fare un esperimento! Collegate un TV all’antenna e un altro al “decoder sat” della parabola e sintonizzate lo stesso canale. Sentirete che il TV collegato all’antenna arriva una frazione di secondo prima del TV via satellite perché occorre un po’ di tempo per percorrere 40 mila KM… anche andando alla velocità della luce! La mia vecchia radio… quella che usavo da bambino, la conservo ancora, funzionante e bella a vedersi ma quasi più nessuno usa trasmettere in modulazione di ampiezza! Con una buona antenna, riesco, di notte, a percepire faticosamente emittenti di Paesi lontani che parlano lingue strane… è una cosa da amatore che sono disposto a cedere al miglior offerente.
Gian Franco Bonanni



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