Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

giovedì 17 marzo 2022

DISCARICA … Inceneritore O TERMOVALORIZZATORE? COME FUNZIONANO?

Schema di funzionamento del termovalorizzatore di Copenaghen

Prima di decidere come smaltire i rifiuti, credo sia importante conoscere bene tutte le soluzioni …poi la decisione verrà spontanea..
La discarica è sicuramente il sistema più semplice: una buca foderata di materiale impermeabile non costa molto ma…
Non è una soluzione definitiva perché prima o poi si riempirà e bisognerà farne un’altra…poi un’altra ancora rubando spazio all’agricoltura o al fotovoltaico.
Per non riempirla subito, possiamo usarla solo per noi.
Non ricaviamo calore e nemmeno energia…semplicemente seppelliamo il rusco sotto terra!
Ma nel pattume può esserci di tutto! avanzi di cibo o di altre sostanze che possono fermentare o innescare reazioni chimiche producendo sgradevoli odori nelle vicinanze.
Man mano che la discarica si riempie, il peso del pattume aumenta la pressione al suo interno e LA FISICA DICE che la pressione– è una delle tre fonti del calore! Il calore interno aumenterà…il “pergolato” che è la brodaglia che sta sul fondo… corroderà lentamente qualsiasi rivestimento interno finendo nel terreno sottostante. I nostri figli e nipoti subiranno le conseguenze del nostro comportamento!
L’inceneritore è già meglio della discarica: Brucia tutto senza inquinare l’aria e senza inquinare il terreno e le falde acquifere sottostanti ma…non produce calore o energia ma consente di farsi pagare per accettare la spazzatura di altri Comuni.
Il termovalorizzatore è la “macchina perfetta” che brucia tutto, produce acqua calda per il teleriscaldamento…produce energia elettrica della quale abbiamo assoluto bisogno e non inquina !
Credo che i nientologi dovrebbero smettere di spargere voci false e funeste sullo scarico dei termovalorizzatori perché – esami di laboratorio alla mano - non c’è nulla di vero!!! Sono andato a Berlino a vedere – in centro città – il termovalorizzatore che ha trattato – a pagamento – molti treni carichi di pattume italiano. L’amico Thomas, che mi accompagnava, mi ha spiegato che i tedeschi sono contenti e dicono che le case della zona, sono aumentate di valore e – alla mattina – vengono a far footing proprio in quella zona perché – dicono – com’è controllata l’aria in quella zona, non lo è in tutta la Germania. In Danimarca accade la stessa cosa: la Danimarca non ha montagne…il loro termovalorizzatore ha un ascensore gratuito che porta le persone proprio in cima dove c’è una pista da sci e un buon “Bar-Ristorante”! Gli amanti dello sci, vanno ad allenarsi sul termovalorizzatore per prepararsi alle gare che poi faranno in Austria! Dal termovalorizzatore esce solo un piccolo “sbuffo” di vapore acqueo RESPIRABILE!!! Ho parlato a lungo con un giornalista danese che ho conosciuto al mare: Klaus aveva il camper a Cesenatico, vicino al mio!
Un documento ufficiale, quale il rapporto ISPRA sulle emissioni in aria “Informative inventory report – Italy 2021”, evidenzia come nel trentennio 1990-2019 a fronte di un incremento del quantitativo di rifiuti inceneriti, che è passato da circa 1,8 milioni di tonnellate del 1990 a circa 6 milioni del 2021, si è avuto un forte calo del totale delle emissioni del settore incenerimento. Alcuni inquinanti come le diossine di fatto sono “scomparse”. Lo stesso vale, per esempio per i metalli pesanti. In alcuni casi le emissioni totali sono rimaste quasi invariate ma considerato il forte incremento dei quantitativi di rifiuti inceneriti questo vuol dire un forte calo delle emissioni per la singola tonnellata incenerita.

 

Anche il rendimento ha subito forti aumenti negli anni. I moderni impianti riescono a recuperare sotto forma di energia elettrica e di calore oltre l’85% del calore prodotto dalla combustione del rifiuto.
Se confrontiamo l’Italia alla Germania per quanto riguarda la gestione dei rifiuti possiamo vedere che le percentuali di rifiuti riciclate e compostate sono sostanzialmente simili. La maggiore differenza fra Italia e Germania risiede nella percentuale di rifiuti recuperati energeticamente. Ad oggi l’Italia ha una differenza in termini percentuali di rifiuti avviati a recupero di energia rispetto alla Germania di circa il 10%. Rapportato al totale dei rifiuti prodotti nel nostro paese questo equivale a circa 3.000.000 tonnellate/anno. Ciò detto, considerato che le dimensioni economicamente sostenibili per nuovi impianti di incenerimento è sulle 400.000 tonnellate/anno risulta che l’Italia oggi avrebbe bisogno di circa 7 nuovi impianti ed Imola si trova in una posizione strategica sia per il conferimento del materiale da smaltire e sia per la collocazione di un grosso impianto.
Rifiuti, Natalia Re: "Dire no ai termovalorizzatori significa danneggiare uno sviluppo ecosostenibile"!
Natalia Re, manager dell’Ugri Servizi per l’Ambiente,dice: “Sui termovalorizzatori sembra sempre che la politica ne faccia il gioco delle parti da campagna elettorale per poi creare il nulla. Lo possiamo dire che la Sicilia senza termovalorizzatore è destinata ad una battaglia persa?
Assolutamente sì, ormai è una verità dogmatica. Le disposizioni europee e le pratiche presenti in territori europei più virtuosi dei nostri, testimoniano l’utilità massima della termovalorizzazione come forma di recupero del rifiuto e non di distruzione.
Il problema sostanziale è un cambiamento culturale che deve passare da una consapevolezza del cittadino. Solo attraverso la consapevolezza che i cittadini potranno avere dell’utilità del termovalorizzatore il politico non ne avrà più paura.
Ma il cittadino medio, non è un tecnico e come può acquisire consapevolezza quando c’è una opposizione di nulla sapienti che predicano rischi inesistenti? Invito tutti a fare ricerche usando motori di ricerca non contaminati dalle “FAKE NEWS”: Duck DuckGo va benissimo..Invito a fare le domande e a quel punto potremo rispondere in maniera automatica! Allo stato attuale delle cose, come possiamo intervenire sui cambiamenti climatici se destiniamo in nostri rifiuti all’esportazione perché le nostre discariche sono sature?
La Campania ha mandato dei rifiuti in Tunisia che non li ha accettati e li ha mandati indietro.
Molti italiani non possono andare in ferie mentre, in compenso, il nostro pattume viaggia allegramente in mare! Chi paga il costo del “turismo dei rifiuti”? Lo paghiamo noi, questo impatta direttamente sulle tasche dei cittadini. In Italia nel 2020 sono state trasportate all’estero 181mila tonnellate di rifiuti che potevano essere trattati qualora non avessimo questo deficit impiantistico, che in Sicilia è molto più grave rispetto ad altre regioni d’Italia, come quelle del nord. Se la Sicilia avesse due termovalorizzatori, uno in Sicilia orientale e uno in quella occidentale, così come sono stati individuati, potremmo ad esempio illuminare una città come Palermo. Ciò significa non solo una migliore fruizione dei nostri territori, ma anche produzione di energia, di beni, di materia e abbassamento dei costi, non considerando l’indotto e la forza lavoro!
L’EUROPA…IL MONDO INTERO hanno capito che il termovalorizzatore è un dispositivo importante e sicuro! Dire di no, è autolesionismo, è cieca presunzione non supportata da argomenti tecnici…della serie: tutto il mondo sbaglia ma noi NO!!! Lo smaltimento dei rifiuti, è un problema che può essere trasformato in in una importante fonte di reddito:calore per il teleriscaldamento, più energia elettrica per alimentare milioni di utenze più il danaro pagato da comuni vicini che porterebbero i loro rifiuti da noi (300 euro per tonnellata.)
Dire di no, mi farebbe vergognare di essere Italiano!
In Italia, mancano almeno sette impianti.per avere una “rete di smaltimento completa ed efficace”…perché ad Imola, NO? Perché pagare bollette succhia-sangue quando potremmo farne a meno?
Ma i termovalorizzatori costano cari! Come pagare gli impianti?
Certo il termovalorizzatore costa…ma le Banche sanno bene che il pattume non mancherà mai...e sanno anche che per farlo smaltire, bisognerà pagare…sanno che il teleriscaldamento sarà pagato…che l’energia elettrica prodotta sarà pagata!Già l’Italia ha rinunciato ai giacimenti di gas e petrolio nel mar Jonio – e li usa la Grecia! Già non usiamo i giacimenti che abbiamo sparsi nel territorio nazionale…già non sfruttiamo i giacimenti di “terre rare”che abbiamo in Liguria e in Toscana! Cos’altro è possiamo fare per peggiorare la situazione?
Gian Franco Bonanni

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