Non tutte le nuove tecnologie sono rispettose dell'uomo e dell'ambiente che a lui serve per vivere. L'Associazione Comitato a Tutela dei Diritti Imola, vuole riempire un vuoto di informazione, valutare le nuove scoperte e l'impatto che avranno sulla qualità della nostra vita, nonché eventuali rischi per la nostra salute ad esse connessi

venerdì 5 febbraio 2021

Fukushima: dilaga la pandemia nucleare. Come andrà a finire?

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Non è Covid, per cui la notizia è passata quasi inosservata! Il catastrofico incidente di Fukushima fu innescato dallo tsunami che, l’11 marzo 2011, investì la costa nord-orientale del Giappone, sommergendo la centrale e provocando la fusione dei noccioli di tre reattori nucleari.
Ė vero che in un mondo sempre più tecnologico – l’Umanità risponde dando le responsabilità tecniche a chi è tecnicamente analfabeta ma non pensavo si sarebbe arrivati a tanto!
La centrale era stata costruita sulla costa appena 4 metri sul livello del mare, con dighe frangiflutti alte 5 metri, in una zona soggetta a tsunami con onde alte 10-15 metri. Per di più vi erano state gravi mancanze nel controllo degli impianti da parte della Tepco, la società privata di gestione della centrale: al momento dello tsunami, i dispositivi di sicurezza non erano entrati in funzione.
Per raffreddare il combustibile fuso, è stata per anni pompata acqua attraverso i reattori. L’acqua, divenuta radioattiva, è stata stoccata all’interno della centrale in oltre mille grandi serbatoi, accumulandone 1,23 milioni di tonnellate. La Tepco sta costruendo altri serbatoi, ma a metà del 2022 anch’essi saranno pieni.
Dovendo continuare a pompare acqua nei reattori fusi, la Tepco, in accordo col governo, ha deciso di scaricare in mare quella finora accumulata, dopo averla filtrata per renderla meno radioattiva (non si sa però in quale misura) con un processo che durerà 30 anni.
Vi sono inoltre i fanghi radioattivi accumulatisi nei filtri dell’impianto di decontaminazione, stoccati in migliaia di container, ed enormi quantità di suolo e altri materiali radioattivi.
Come ha ammesso la stessa Tepco, particolarmente grave è la fusione avvenuta nel reattore 3 caricato con Mox, un misto di ossidi di uranio e plutonio, molto più instabile e radioattivo. Il “Mox” per questo e altri reattori giapponesi è stato prodotto in Francia, utilizzando scorie nucleari inviate dal Giappone.
Greenpeace ha denunciato i pericoli derivanti dal trasporto di questo combustibile al plutonio per decine di migliaia di chilometri. Ha denunciato inoltre che il Mox favorisce la proliferazione delle armi nucleari, poiché se ne può estrarre più facilmente plutonio e, nel ciclo di sfruttamento dell’uranio, non esiste una netta linea di demarcazione tra uso civile e uso militare del materiale fissile.
Si sono accumulate finora nel mondo (secondo stime del 2015) circa 240 tonnellate di plutonio per uso militare diretto e 2.400 tonnellate per uso civile, con cui si possono però produrre armi nucleari, più circa 1.400 tonnellate di uranio altamente arricchito per uso militare.
Basterebbero poche centinaia di chilogrammi di plutonio a provocare il cancro ai polmoni ai 7,7 miliardi di abitanti del pianeta, e il plutonio resta letale per un periodo corrispondente a quasi diecimila generazioni umane.
Si è così accumulato un potenziale distruttivo in grado, per la prima volta nella storia, di far scomparire la specie umana dalla faccia della Terra.
I bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki; le oltre 2.000 esplosioni nucleari sperimentali nell’atmosfera, in mare e sottoterra; la fabbricazione di testate nucleari con una potenza equivalente a oltre un milione di bombe di Hiroshima; i numerosi incidenti con armi nucleari e quelli ad impianti nucleari civili e militari, tutto questo ha provocato una contaminazione radioattiva che ha colpito centinaia di milioni di persone.
Una parte dei circa 10 milioni annui di morti per cancro nel mondo – documentati dall’Oms – è attribuibile agli effetti a lungo termine delle radiazioni. In dieci mesi, sempre secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, il Covid-19 ha provocato nel mondo circa 1,2 milioni di morti.
Pericolo da non sottovalutare, ma che non giustifica il fatto che i mass media, in particolare quelli televisivi, non abbiano informato che oltre un milione di tonnellate di acqua radioattiva sarà scaricata in mare dalla centrale nucleare di Fukushima, col risultato che, entrando nella catena alimentare, farà ulteriormente aumentare le morti per cancro.
Manlio Dinucci
(il manifesto, 3 novembre 2020)
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THE NEXT WEEK, I’LL WRITE WHAT I THINK ABOUT ALL THIS BECAUSE I’M VERY SURPRISE: IN ALL THE WORLD, NOBODY SPEACKS!!!



  • I Giapponesi sono tecnicamente preparati (ANSA - TOKYO, 06 DIC - Una sonda giapponese ha riportato sulla Terra preziosi campioni prelevati da un lontano asteroide, che potrebbero fornire informazioni utili sulla nascita del nostro universo. La sonda Hayabusa-2 ("falco pellegrino" in giapponese) è stata lanciata nel 2014 e l'anno scorso è riuscita a prelevare cento milligrammi di particelle dall'asteroide Ryugu ("palazzo del drago"), situato a più di 300 milioni di chilometri dalla Terra)
  • Con questa preparazione tecnica, non possono aver commesso errori nella loro centrale atomica e sanno bene cosa comporterebbe versare nell’oceano milioni di tonnellate di “acqua al plutonio”! Ma allora come si spiegano tanti errori? E sono proprio errori? E perché non ne parla nessuno? 
The article you read surmises the tragic end of all humankind and leaves room to questions we still can't answer.

Japanese are technically prepared (Ansa - Tokyo, 6 dec. - A japanese probe brought back to Earth some precious samples from a distant asteorid, they could provide useful knowledge about the birth of the universe.

Probe Hayabusa 2 ("peregrine falcon" in Japanese) was launched in 2014 and last year successfully took 100 milligrams of particles from asteroid Ryugu ("palace of the drake"), more than 300 millions km from the Earth.

With such a technical knowledge it's unlikely they could make mistakes in their atomic plant and they must be well aware of what may entail pouring millions of tons of "plutonium water" into the ocean.

How could we explain such mistakes then? Are they truly mistakes? And why nobody talks about that?

Gian Franco Bonanni


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